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ADDIO A UNA CAMPIONESSA VERA
di Gabriele Gentili
Maura Viceconte se n’è andata in un pomeriggio di febbraio, nella solitudine di una sofferenza che molti hanno cercato di capire, di spiegare, ma che si può solo rispettare perché il rispetto è quello che innanzitutto si deve a una scelta estrema, definitiva e dolorosa. Maura ha scelto di chiudere anzitempo la sua maratona che affrontava sempre con il sorriso che mascherava una grande fatica, esattamente come avveniva quando correva. E correva forte, Maura, tanto da dare spesso le spalle anche alle campionesse kenyane, vincendo classiche di rilievo internazionale come a Vienna e Praga e collezionando prove importanti in Italia come Roma, Venezia, Carpi, Napoli, Cesano Boscone. A Vienna andò talmente forte che per molti anni le grandi campionesse etiopi e kenyane hanno provato inutilmente a migliorare il suo record e ogni stagione che passava ci si rendeva sempre più conto della grande impresa che aveva fatto.

Ripensando al suo gesto che l’ha portata a calare il sipario a 51 anni, viene in mente proprio quel che comporta una maratona: tanta fatica giorno dopo giorno per costruirla, poi le emozioni della gara, la gioia della vittoria, i festeggiamenti, ma nei giorni successivi affiora quella stanchezza non solo fisica, ma anche mentale, psicologica. Ci si sente svuotati da ogni punto di vista. Il sorriso diventa una maschera, le parole un velo per coprire quel profondo vuoto che si sente dentro e che pian piano andrà nuovamente riempiendosi con la nuova gara. Quando ci si riesce e questo vale anche per la maratona più importante e più lunga, che è la vita stessa. Maura non ci è più riuscita, è un dato di fatto che va al di là delle cause della sua scelta. Restano le immagini delle sue vittorie, i risultati di una carriera lunga e che andrebbe presa ad esempio per quello spirito di sacrificio che l’ha portata spesso a colmare quel divario con le campionesse africane che ormai molti utilizzano come alibi per non provarci neanche. Quelle immagini, nessun gesto potrà cancellarle...
Credito foto:www.torinosportiva.it
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