I capricci della primavera
di Stefano Conca

Se i percorsi della tua giornata vanno dal divano di casa al sedile dell'auto, e i tragitti della tua vita sono la città nella città della città, se infine possiedi una piccola veranda per stendere i panni, allora i capricci della primavera saranno soltanto un possibile disturbo al tuo buon umore. Ma se la tua strada è lunga, dissestata e senza alcun riparo; se il tuo mezzo è una bici senza parafanghi, e se soprattutto sei un soldato delle due ruote che deve assolutamente, imprescindibilmente adempiere al tuo destino, allora la prospettiva cambia e anche parecchio. Il cicloamatore dovrebbe essere come il marinaio che scruta l'orizzonte nelle 4 direzioni dei punti cardinali, e studia il vento, prima di prendere il mare, e invece? ...Guarda le APP! Oggi l'appassionato non guarda più il cielo perché può contare su un numero infinito di strumenti per "navigare. Lo smartphone del ciclista moderno ed evoluto, ha almeno 3 applicazioni di "weather-forecast".

La prima è molto specifica ed è per veri appassionati del tempo. Dice la verità, tutta la verità e nient'altro che la verità; ha una granularità elevata ed arriva a fare previsioni per località sconosciute e con intervalli di tempo fittissimi. E' un quotidiano meteo da sfogliare, che ti spiega e ti racconta come stanno le cose. E le "cose" si sa, non sono mai come le vorremmo.....

La seconda è più sintetica, meno tecnica ma ancora con un discreto livello di dettaglio. Segnala il tempo che farà con un breve commento perlopiù didascalico ed è piuttosto neutrale. Non parteggia ne per il sole ne per la pioggia.

La terza è la classica applicazione "for dummy". In pratica divide l'Italia nelle canoniche 4 zone: nord-est, nord-ovest, centro, sud, e per ognuna di esse butta lì 3 simboli che vanno dalla nuvoletta con pioggia, alla faccina del sole che ride; é sempre possibilista e per questo la più ascoltata.

Con l'approssimarsi del week end, il cicloamatore consulta in modo frenetico tutte le applicazioni in suo possesso affidando la tanto agognata sgambata a quella che ha la previsione più ottimistica. Alla fine, la domenica mattina, sotto un cielo nero e minaccioso, e un vento da classica del nord, il tecno-gruppo si ritroverà a pedalare tra una secchiata d'acqua, e un miraggio di sole, ma con la coscienza pulita di chi ha dalla sua, una previsione meteo radiosa e un immagine satellitare impeccabile!