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CON L'AVANZARE DELL'ETA' SI RIDUCE LA QUANTITA' DI CIBO
MA ATTENZIONE ALLA QUALITA'
di Lorenza Santi
Con il passare degli anni il nostro fisico subisce numerosi mutamenti che riguardano non solo il lato estetico, ma la struttura stessa dell’organismo. Per un atleta il fenomeno più evidente consiste nella riduzione della massa muscolare. Si tratta di un fenomeno che parte già dai 30 anni, accelera dopo i 50 per assumere una rilevanza spesso decisiva al superamento dei 60 anni. E' stato constatato, poi, che la riduzione di massa muscolare si accompagna alla graduale perdita dei minerali di cui si compongono le ossa, con l'effetto, più accentuato tra le donne, di far salire il rischio di osteoporosi. La tendenza all’aumento del peso e al graduale accumulo di grasso soprattutto a livello addominale è, poi, un'altra tra le conseguenze più evidenti legate all'età. Detto questo, è immediato rendersi conto che l'attività sportiva protratta negli anni è quanto mai un toccasana. Consente, infatti, di rallentare l'indebolimento della massa muscolare e della struttura ossea, oltre ad agire in termini positivi per quanto riguarda il controllo del peso corporeo. E’ noto che il progredire dell’età determina una diminuzione del fabbisogno di energia. Pertanto, se contestualmente non viene ridotto il contenuto di calorie presenti nella dieta, è inevitabile affrontare una spiacevole condizione di soprappeso. Se l'età tende a ridurre il contenuto di calorie presenti nella dieta, bisogna comunque avere l'accortezza di adottare un'alimentazione che, senza farci ingrassare, continui a garantirci un adeguato apporto di tutti i principi nutritivi. Man mano che si avanza nelle categorie "Master", quindi, è preferibile che l'alimentazione tenda ad orientarsi soprattutto su piatti a base di cereali, come ad esempio la pasta o il riso, completati da abbondanti contributi di frutta e di verdura, oltre che di cibi proteici, ma sempre a basso contenuto di grassi. Quasi si impone, allora, la preferenza verso i legumi, il pesce o le carni magre, così come un'attenzione particolare va rivolta al latte, allo yogurt, meglio se parzialmente scremati, e ai formaggi con poca percentuale di grassi. Stando attenti, però, che la limitazione dei grassi all'interno della dieta non arrivi mai all'eccesso. Anche un'alimentazione troppo povera di grassi, infatti, ha le sue controindicazioni, tra cui quella di ridurre il senso di sazietà e di privare l'organismo di alcuni importanti apporti vitaminici.
Credito foto: Daniel_Dan_outsideclick_da_pixabay
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