Sono d'accordo con "altri" non entro invece nel merito della sostanza Zeolite che non conosco.

Perchè limitare il lattato? Si ritiene sia dannoso?
Ok, allora basta limitare lo sforzo, limitarsi quindi alla piacevole pedalata terapeutica ...

Io dico che il lattato non va demonizzato ma diventa una risorsa energetica, produce anche calorie.
Per chi vuole invece migliorare la performance, che gareggi o no, professionista o amatore, allora dico molto meglio aumentarle queste quote!

Mi spiego, la scienza ha stabilito il numero di millimoli (c'è una forbice che spazia fra 4 - 6 ... o poco più) di lattato che si hanno alla deflessione di soglia, quindi dopodiché si entra in zona anaerobica. Da qua in poi i numeri invece li stabilisce ogni singolo soggetto, chi più riuscirà a protrarre lo sforzo avrà maggiori quote di lattato in corpo ma nel contempo salirà anche il numero dei watt e la velocità.

Sono stati misurati anche oltre 20 (venti) millimoli in atleti dallo smisurato "potere volitivo" leggi caratteristiche e grinta. Questo atleta se limita le quote di lattato perde potere potenziale, quindi deve solo cercare strategie per un celere recupero, infatti, il giorno dopo sarà "morto" e non più in grado di replicare, quindi atleta adatto per le corse di un giorno, meno per le gare a tappe.

Atleta per le gare a tappe è invece colui che "non si limita" ma proprio non riesce a produrre elevate quote di lattato, non gli riesce lo sforzo strenuo protratto, perciò il giorno dopo sarà ancora in prima linea.

Comunque non demonizziamo l'acido lattico che inizia ad accumularsi quando l'intensità dello sforzo arriva attorno all'80%, ma serve allenarsi con accortezza perchè ciò avvenga, più in la verso il 90%.
Molto importanti sono le tecniche di allenamento che migliorano il recupero fra i ripetuti sforzi massimali.

Altro fattore importante, è bene ricordarsi che già dopo 20 minuti circa dal termine dello sforzo le quote di lattato ritornano quelle basali, il dolore è riconducibile al danno delle fibre muscolari.

Un ottimo antinfiammatorio naturale? Questo: mix di curcuma e zenzero in rapporto 3 - 1.

Altro escamotage è terminare la doccia con la ginnastica vascolare, ovvero alternanza sulle gambe di acqua calda (vasodilatazione) e fredda (vasocostrizione) ed indossare specifiche calze a compressione graduata (foto) per "buttar fuori" quanto prima le scorie della fatica. Provare, funziona.

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