CALENDARIO RICCHISSIMO, FORSE TROPPO
di Gabriele Gentili

19 febbraio: con le gare di Andora, Campagnola Emilia e Terni scatterà il 2017 delle Granfondo di mountain bike, una stagione molto attesa che conferma il movimento italiano fra i più vitali nel settore. Non è un caso se sono ben 4 le gare nostrane inserite nella massima challenge internazionale, l'Uci Marathon Series, un premio al lavoro svolto anno dopo anno dagli organizzatori con passione e professionalità, qualche volta facendone un vero e proprio lavoro ma per la maggior parte investendoci sopra il proprio tempo libero strappato alle famiglie, senza contare l'esborso economico che porta spesso a dire "ma chi me lo fa fare…" salvo poi rimettersi all'opera con rinnovato entusiasmo per la stagione successiva.

La prima domanda che viene posta alla stagione entrante è se il numero delle gare continuerà a crescere e guardando quel che è successo nel 2016 appare quantomeno difficile: sono state oltre 320 le gare disputate, considerando anche i percorsi medi di almeno 40 km, un numero esorbitante e forse eccessivo per un movimento come quello italiano. E' chiaro che la maggior parte degli eventi ha avuto uno spessore prettamente locale, anche perché è oggettivamente difficile prevedere manifestazioni italiane a tutto tondo, ossia con presenze da ogni parte del Paese visti i costi di trasferta, anche se le grandi classiche, soprattutto nell'area nord-orientale continuano a riscuotere un grande fascino.

Bisogna anche considerare che il calendario italiano si è allungato ulteriormente: ormai si comincia a metà febbraio per andare a chiudere a novembre e trovare ulteriori spazi appare difficile anche perché gli stessi biker hanno ripetutamente mostrato di non gradire un calendario aperto 12 mesi l'anno ma di voler fortemente prevedere una pausa invernale, che in molti casi si prolunga fino a marzo/aprile. Valutazioni che sono alla base del lavoro degli organizzatori e soprattutto di chi gestisce i circuiti, cercando sempre di venire incontro alle esigenze degli appassionati.

Sono state 10 le manifestazioni che hanno avuto un numero di arrivati oltre il migliaio e questo è un ulteriore indice del fatto che il popolo dei biker si espande in larghezza, cerca ossia di partecipare a eventi sempre più vicini a casa. Dolomiti Superbike e Sellaronda Hero sono ormai spalla a spalla nel numero dei partecipanti, eventi che richiamano grandi campioni anche dall'estero, dove quest'anno si è registrata la doppietta del colombiano Leonardo Paez, confermatosi uno dei grandi specialisti delle Marathon, mentre tra gli eventi con unico percorso continua a essere la Granfondo Tre Valli la preferita. Fra gli atleti il 2016 passerà alla storia come la grande stagione di Maria Cristina Nisi, prima ben 19 volte, una vera rivelazione per un'atleta che precedentemente si dedicava alla strada e che punta senza mezzi termini alla selezione azzurra per i prossimi Mondiali Marathon, dove l'Italia ha ormai valide frecce da scoccare sia al maschile che al femminile.