Il primo atto ufficiale della stagione agonistica di Mtb ha sentenziato che chi esce dalla stagione del ciclocross ha come sempre una marcia in più in questo periodo: non è un caso se al Verona Mtb International, gara che assegnava i titoli invernali, a vincere siano stati Gioele Bertolini (sotto nella foto) ed Eva Lechner, ossia i leader del movimento italiano sui prati. L’altoatesina, uscita rinata dall’inverno dopo la cura Bramati (ora da tradurre anche a livello internazionale nelle prove offroad) ha offerto un assolo importante, tenendo a distanza Serena Calvetti (KTM Protek Dama) a 3’04” e Giorgia Marchet (Rudy Project) andata a conquistare il titolo per le Under 23, a 3’29”.
E’ stata però la prova di Bertolini (nella foto della homepage) a colpire l’attenzione, soprattutto le parole del suo compagno di squadra Andrea Tiberi (“Oggi faceva quello che voleva”) (nella foto della homepage)a rendere l’idea della supremazia di Bertolini, per nulla intimorito alla sua prima presa di contatto con la categoria Elite né spaventato quando a inizio gara Tiberi e il francese della Bianchi Countervail Stephane Tempier hanno salutato la compagnia. Il Bullo, com’è soprannominato nell’ambiente, era nelle posizioni di retroguardia, ma è risalito con una facilità impressionante, riagguantando la coppia di testa come hanno fatto anche il leader della Torpado Gabogas Gerhard Kerschbaumer e l’estone Martin Loo, ma con ben altra fatica, tanto è vero che quando la coppia della Focus ha acceso le polveri, i due si sono staccati. Bertolini all’ultimo giro dopo aver risposto agli attacchi dei rivali ha preso il largo, ma sul rettilineo finale ha atteso Tiberi per una passerella d’onore che ha fatto felici gli sponsor. Terzo Loo (Hawaii Express) a 4” davanti a Tempier a 19” e a un comunque soddisfacente Kerschbaumer a 52”, sesto Alessandro Saravalle (Silmax Racing Team) a 1’53”, nuovo campione d’inverno Under 23.