A differenza di quel che è avvenuto nel ciclismo su strada, il ciclomercato della mountain bike ha vissuto una stagione abbastanza nell’ombra, con pochissimi colpi importanti. Un fattore abbastanza scontato, che poteva essere messo in preventivo considerando che siamo nel mezzo del quadriennio olimpico e che molti, fra società e corridori, hanno già programmato il periodo a breve e medio termine per arrivare nella miglior condizione all’appuntamento olimpico.
Qualcosa comunque si è messo, la scelta che ha avuto maggior risalto è quella compiuta da Julien Absalon, il campionissimo francese che, pensando al suo ultimo obiettivo di una carriera sfolgorante ossia Tokyo 2020, ha deciso di lasciare la Bmc e costruirsi un team su misura, incentrato solo ed esclusivamente su se stesso. Una scelta coraggiosa, anche perché lo vede non solo nelle vesti di corridore ma anche in quelle di imprenditore (un anticipo del futuro?), che ha fatto storcere il naso a qualcuno, ad esempio alla Shimano che lo aveva scelto come testimonial e che non ha gradito molto il suo cambiamento. Restando in Francia, va salutato con simpatia il ritorno alle competizioni dopo un anno sabbatico dell’ex olimpionica Julie Bresset, parsa rinata dopo essere riemersa da uno stato di forte depressione che nel corso degli anni l’aveva messa fuori gioco anche a livello fisico.
Un dato interessante emergente dal mercato è che l’Italia è vista sempre più come l’epicentro dell’attività Marathon, tanto è vero che molti big stranieri hanno scelto le nostre squadre rispetto alle multinazionali come Team Bulls o Topeak Ergon. La DMT Racing ha inserito nelle proprie file un’autentica stella come l’olandese Hans Becking (nella foto della homepage), che si difende più che bene anche nel cross country, mentre alla Wilier Force arriva l’austriaco Uwe Hochenwarter, particolarmente quotato nelle prove più lunghe e che potrà essere un valido supporto a Tony Longo. Alla Torpado Sudtirol oltre a Riccardo Chiarini approda l’ex campione europeo Peeter Pruus, estone che dopo una stagione a metà fra Mtb e strada ha scelto l’Italia per mettersi definitivamente alla prova nel grande circuito. Tutti arrivi che daranno ulteriore prestigio alle Marathon nazionali, senza dimenticare il ritorno alle competizioni dopo l’accorciamento della squalifica per il russo Alexey Medvedev, che ha trovato nella Cicli Taddei un team ancora disponibile a di credere in lui.
Nel cross country il principale movimento di mercato italiano è il passaggio di Nadir Colledani alla Bianchi Countervail, una scelta azzeccata soprattutto se il plurivincitore di tappe di Coppa del Mondo U23 troverà la giusta sintonia con Marco Aurelio Fontana e Stephane Tempier, andando a costituire un tris d’assi capace di fare faville nelle tappe della massima challenge. Colledani potrà così crescere ulteriormente superando quel difficile gap costituito dal passaggio di categoria, che troppo spesso ha annacquato le velleità dei campioni azzurri nel momento che conta, quando si gareggia a livello assoluto.