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ANNO NUOVO, BICI NUOVA (O PARTE DI ESSA)
di Stefano Conca
Quando un cicloamatore accarezza l’idea di cambiare bici, tutto ciò che lo circonda cambia forma e colore. Non si tratta “soltanto" di un acquisto importante, impegnativo, un cambio o un integrazione, piuttosto si configura come un vero e proprio concepimento, che in un lasso di tempo variabile, darà faticosamente alla luce una nuova creatura. Il fedelissimo delle due ruote leggere e sottili, esattamente come un quadro che senza una ragione tangibile a un certo tempo cade dalla parete che l’ha ospitato per 30 anni, un giorno (quel giorno...) improvvisamente guarda la sua specialissima e la vede vecchia. Da lì in poi, milioni di pensieri su configurazioni e possibili alternative, rotoleranno giù dalla testa ai piedi, come un’enorme frana di pietre impazzite. Una volta raggiunto il fondovalle, quando la nuvola di polvere si sarà posata, ne usciranno le seguenti opzioni:
1) Upgrade Gruppo. Se il telaio è ancora in buono stato e il budget è limitato, allora si procederà col cambio del gruppo. Forse è il meno evidente da sfoggiare la domenica mattina, e ad occhi distratti potrebbe addirittura passare inosservato, ma leve nuove e precise sotto le dita, daranno un gusto immenso, oltre ovviamente ad una sensazione di controllo totale.
2) Upgrade Ruote. Tralasciando per un attimo l’enorme importanza che rivestono le ruote nell’efficenza del mezzo, queste possono rappresentare un elemento estetico senza eguali. Esattamente come nelle auto, il cerchio fa la differenza. Una utilitaria con un cerchio in lega da 19” avra’ un aspetto grintoso e di lusso ed apparirà molto più di quel che vale in realtà. Una fuoriserie con un cerchio da 15” e le coperture in plastica, sebbene bellissima e più costosa, assumerebbe un design “limitato” o poco valorizzato. 
3) Upgrade Telaio. Non è necessariamente il più costoso, e anche se tutto il resto (gruppo, ruote, pedali, attacco, curva e sella) è stato riportato da quella vecchia, il commento degli amici sarà: bici nuova??
Per un cicloamatore non è importante il “cosa cambiare”, ma piuttosto il “quando” e il “quanto”.  Che si parta dal telaio, dal gruppo o dalle ruote, ciò che sappiamo con certezza è che ad un certo punto ciò avverrà, e che ciclicamente, e a “colpi” di upgrade, sarà un perpetuo sostituire, sistemare e soprattutto: spendere!
Credito foto: http://www.shimanocycling.co.nz/
Credito foto homepage: www.bianchi.com/it
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