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GUARDO LA BICI, CONOSCO IL SUO PADRONE
di Stefano Conca
I cicloamatori non sono tutti uguali, e in questa newsletter ne abbiamo elencato: caratteristiche, profili, preferenze, e carattere. Ci siamo addentrati nella psiche, mettendone a nudo le personalità. Ma trattandosi di "materiale umano" la probabilità di essere inciampati ed aver commesso errori è estremamente alta. Spesso le persone sono imperscrutabili e come diceva l’ingegnere e filosofo polacco Alfred Korzybsk : “la mappa non è il territorio”. La gente dice e fa cose diverse, spergiura di amare le salite e poi le evita. Racconta di non temere le discese, e poi punta i freni. I muscoli si modificano di continuo, si contraggono e si distendono. Un giorno sono forti e un altro fragili come il cristallo. Il ferro invece non cambia mai. Il carbonio è rigido, e i raggi descrivono sempre la medesima circonferenza.
 
• Il kit telaio è certamente il componente fondamentale della bici che ne da anche l'identità attraverso il brand e che rende ogni specialissima diversa da un'altra. Rispetto alle parti in movimento, il kit telaio ha un grado di deperimento nel tempo molto meno evidente. Se tenuto bene e con cura, risulterà perfetto anche dopo diversi anni. Al contrario, mostrerà tutta l'incuria e come uno specchio rifletterà con precisione il modo in cui l'abbiamo trattato.
 
• Il gruppo è composto da leve e comandi, dal deragliatore anteriore e posteriore, dalla guarnitura e gli ingranaggi, dal pacco pignoni e i freni. Indubbiamente grande attenzione va data a questa sezione della bici, poichè soggetta all'usura maggiore. Un occhio attento può capire molto sullo "stile" di guida del proprietario. Le pedivelle e lo spider, ad esempio, rivelano più di ogni altro componente la cura con cui la bici è stata trattata. Un cicloamatore rispettoso aggancerà e sgancerà gli scarpini stando attento a non picchiare o strisciare i talloni, le punte e le tacchette sulle pedivelle e lo spider. Diversamente causerà segni che ripetuti nel tempo trasformeranno il metallo liscio e perfetto di questi componenti in un superfice più simile alla pelle butterata. 
 
• Gli ingranaggi si rovinano inesorabilmente, ma una catena pulita e lubrificata al punto giusto, assieme ad altrettanta pulizia dei denti del pacco pignoni, allontaneranno i segni dell'invecchiamento, mantenendo la trasmissione in uno stato ottimale.
 
• Le leve e i comandi toccano solo le mani e tendenzialmente non si rovinano mai. Ma attenzione, alla prima caduta verso destra (e di solito va così) la punta della leva e il fianco del deragliatore posteriore diranno tutta la verità. Ciò nonostante se si sarà trattato di una semplice "scivolata" le funzionalità rimarranno integre a scapito di un più o meno evidente difetto estetico. 
 
• Le ruote rotolano e gli pneumatici consumati si possono cambiare. Ma una mano morbida eviterà le buche, e presterà attenzione alle asperità del terreno. Cercherà l'asfalto buono e lascierà lo sterrato alle ruote grasse e il gravel. Diversamente i cerchi si riempiranno di segni, di graffi e ammaccature.
 
La bici parla e ci racconta cosa abbiamo fatto, chi siamo, come ci comportiamo. Dice se siamo caduti, se ci siamo presi cura di lei. La bici è sincera.
Credito foto: http://www.marcellobergamo.it/
Credito foto homepage: www.itsgroup
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