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INTERNAZIONALI, FINALMENTE KERSCHBAUMER
di Gabriele Gentili
La prima volta degli Internazionali d’Italia in Abruzzo ha visto sfidarsi molti dei migliori nomi del cross country italiano, alle prese con un ritorno alle gare dopo la fase europea di Coppa del Mondo che non ha regalato grandi soddisfazioni. L’Aprutium Bike di Pineto degli Abruzzi (TE) ha offerto però segnali interessanti, a cominciare dal ritorno al successo di Gerhard Kerschbaumer (all'arrivo sotto nella foto), pluricampione del mondo a livello giovanile che dopo la conquista del titolo italiano 2017 non si era ancora visto a questi livelli. Va detto che la primavera per l’altoatesino della Torpado Sudtirol è sempre difficile a causa dell’asma allergico e in giugno, con il ripulirsi dell’aria, cominciano ad emergere i frutti dell’allenamento. In Abruzzo Kerschi è stato il più abile su un percorso reso infido dall’acqua presente dopo le piogge della settimana, a dispetto di un sole tipicamente estivo: già alla fine del secondo giro aveva guadagnato qualche metro insieme al favorito della prova, Gioele Bertolini (Focus Selle Italia), con dietro Tiberi (Focus Selle Italia) e Luca Braidot (Carabinieri) tallonati dall’estone Martin Loo (nella foto della homepage), vincitore della tappa precedente del circuito. Il gruppetto dei migliori si è ricompattato nella tornata successiva,  quindi la selezione è iniziata quando il caldo ha cominciato a farsi sentire e lì sono emerse le maggiori e più fresche energie di Kerschbaumer, dietro il quale si sono accodati Bertolini e Colledani, i due enfant prodige appena approdati alla massima categoria. Loo al termine del quarto giro si è riaccodato e nel penultimo ha portato il suo affondo con il solo Kerschi in grado di rispondere. Appassionante il finale, con l’altoatesino che in salita staccava l’avversario sul quale rientrava Bertolini. Doppietta italiana quindi, due ottimi spunti per l’inizio di un’estate che li vuole protagonisti in azzurro. 4” la distanza fra i due mentre Loo ha chiuso a 7”, dovendo così cedere la leadership del circuito a Bertolini. Quarto Colledani (Bianchi Countervail) a 54”, quinto Tabacchi (Carabinieri) a 1’56”.
Nella prova femminile, orfana di Eva Lechner caduta banalmente da cavallo durante la settimana, c’è stata la conferma del grande salto di qualità compiuto da Marika Tovo, la biker del Team Rudy Project sul podio nella prova U23 di Coppa del Mondo a Nove Mesto che ha dominato la gara abruzzese, attaccando lontano dal traguardo costruendo metro su metro un margine rassicurante, fino a chiudere con 1’34” su Serena Calvetti (Ktm Protek Dama) mentre terza è giunta un’altra giovanissima, Sara Casasola (Servetto Stradalli Alurecycling) a 1’56”Da notare come fra le prime 7 ci siano ben 5 Under 23 azzurre, a dimostrazione che siamo alle porte di un quanto mai agognato ricambio generazionale.

Nelle prove junior successi per Giada Specia (Team Velociraptors) e per Zaccaria Toccoli (Focus Selle Italia) terzo vincitore diverso in tre tappe, anche questo è un segnale di vitalità del movimento. L’unica pecca della ricca domenica abruzzese è avere avuto un contraltare straniero ridotto all’osso, il che fatalmente deve ridimensionare gli entusiasmi, ma certamente da quel che si è visto c’è materiale sul quale lavorare in vista delle attesissime prove titolate.
Credito foto: vitesseonline_per_internazionaliditalia
Credito foto homepage: vitesseonline_per_internazionaliditalia
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