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È GIÀ CACCIA ALLA MILANO-SANREMO
di CicloZeman
Prosegue il cammino di avvicinamento alla Milano-Sanremo e non è davvero un caso se a mettersi maggiormente in mostra sono i velocisti, che sembrano essere già a un passo dalla miglior forma, pronti per la Classicissima che nella maggior parte dei casi si conclude con una volata, magari a ranghi ridotti. Le prove della settimana, soprattutto quelle a tappe, hanno dato responsi importanti, anche se manca ancora qualche settimana al grande appuntamento della riviera ligure e saranno soprattutto Parigi-Nizza e Tirreno-Adriatico a definire le gerarchie di partenza.

Il primo fattore emerso in maniera prepotente è la rinnovata fiducia in se stesso che Elia Viviani (sotto nella foto) ha dal suo cambio di casacca: mai aveva raccolto tanti successi e la sua autorità con la quale gestisce le volate, (ben due vittorie al Dubai Tour condite dal successo nella classifica finale), lascia ottimi segnali in vista della classica del 18 marzo. Avere una squadra al suo servizio è qualcosa che non aveva ancora potuto sperimentare e i risultati si stanno vedendo ma quel che più conta è la maturità con la quale l’olimpionico sta gestendo il momento, conscio di non essere (ancora?) il miglior velocista sulla piazza ma in grado di poter spiazzare la concorrenza. La prova araba ha lasciato ottime indicazioni in chiave italiana anche per la prova di Sonny Colbrelli, finalmente autoritario, capace di conquistare un successo di tappa e chiudere terzo alle spalle di Viviani e del danese Cort Nielsen. Un altro nome da tenere sott’occhio in chiave Sanremo e non solo, visto che alle classiche del Nord ha già battuto qualche colpo.
Gli altri velocisti non sono stati a guardare: sempre in Dubai vittorie di tappa per il mai domo britannico Cavendish e per l’olandese Groenewegen, atleta poco conosciuto ma che si sta ben distinguendo in quest’avvio di stagione. Fernando Gaviria, compagno di colori di Viviani, è andato invece a collezionare tre successi di tappa alla Colombia Oro y Paz, gara a tappe sudamericana che ha visto i migliori padroni di casa contendersi un successo molto prestigioso in patria. Alla fine la prova a tappe ha premiato Egan Bernal, il giovane rampante del Team Sky che ha preceduto di 8” Quintana e di 11” Uran, entrambi consolatisi con un successo di tappa, ma la vittoria di Bernal non fa che accrescere le aspettative su un corridore passato anche dalle nostre parti, alla corte di Savio che si conferma grande esperto di talento inespresso. Tra i colombiani l’unico straniero che è riuscito a mettere la ruota davanti è stato il francese Alaphilippe, altro atleta che sulle rampe del Poggio alla Sanremo può far male.

Una citazione finale la merita Moreno Moser (nella foto della homepage), che al trofeo Laigueglia ha riassaporato il dolce gusto del successo riannodando così le fila di una carriera che dopo tante promesse giovanili sembrava essersi arrestata. Speriamo continui sulla stessa strada, lo preferiamo sicuramente così alle ospitate nei talk show televisivi per prendere le difese di suo cugino Ignazio lasciandosi travolgere dal gossip.
Credito foto: http://www.cyclingnews.com/
Credito foto homepage: //www.cyclingnews.com/
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