Email not displaying correctly? View it in your browser
RITORNA ALLA NEWSLETTER
PARIGI-NIZZA A TINTE TENUI
di CicloZeman
Eravamo stati facili profeti, confrontando la starting list della Parigi-Nizza con quella della Tirreno-Adriatico. La corsa a tappe francese, seconda per prestigio e popolarità in patria al solo Tour de France, continua nella sua involuzione e ormai viene vista come un ripiego al confronto con la prova italiana, più breve e giudicata più utile nella preparazione della Milano-Sanremo del fine settimana ma anche delle Classiche del Nord che inizieranno di lì a poco. Gli organizzatori non riescono più a far fronte alla crescita della gara dei due mari e la formula inizia ad essere forse un po’ troppo pesante, con ben 8 tappe per arrivare alla conclusione logorando spesso i corridori con prove anche aspre.

Al di là della vittoria dello spagnolo Marco Soler (nella foto della homepage), del quale ci occuperemo fra poco, va detto che il meglio della corsa transalpina si è avuto nelle tappe pianeggianti, con arrivo in volata perché si è avuto un quadro abbastanza chiaro e interessante delle forze in campo al momento. Se la prima frazione ha visto il successo del francese Demare che non fa mistero di voler bissare la vittoria nella Classicissima di due anni fa, la seconda frazione ha avuto un podio regale, con il successo dell’olandese Dylan Groenewegen che ormai non si può più considerare una sorpresa, davanti a Elia Viviani e al tedesco Andre Greipel, tutti e tre candidati alla vittoria nella Milano-Sanremo, soprattutto se le asperità e la lunghezza non faranno quella selezione che si prospetta. La graduatoria sembra rispecchiare al momento i valori in campo anche se non va dimenticato che la Milano-Sanremo è la corsa più lunga fra le classiche del World Tour e le ore in sella spesso cambiano i valori di partenza.
Soler ha avuto l’indubbio merito di sparigliare le carte nella frazione conclusiva, con un colpo di mano insieme ai connazionali David De La Cruz del Team Sky e Omar Fraile dell’Astana. Il corridore della Movistar ha guadagnato 35” sul gruppo guidato dal britannico Simon Yates, che per soli 4” ha visto vanificati gli sforzi sin lì sostenuti, compresi la vittoria nella tappa precedente, quando era riuscito a fare selezione arrivando tutto solo al traguardo di La Colmiane. In classifica il terzo posto è andato all’altro spagnolo Gorka Izaguirre della Bahrain, a 14”, curiosamente con soli 2” di vantaggio sul più giovane fratello Jon.

Anche se in classifica i francesi latitano nelle prime posizioni, il bilancio per i padroni di casa è abbastanza positivo: oltre alla vittoria di Demare, sono arrivate quelle di Jonathan Hivert, 33enne corridore della Direct Energie che si sta prendendo molte soddisfazioni in questo avvio di stagione, del suo compagno di colori Jerome Cousin bravo ad anticipare la volata del gruppo, e di Rudy Molard (sotto nella foto), della Groupama. Un poker di successi che conferma la ripresa del ciclismo transalpino anche se le punte Vuillermoz ed Alaphilippe sono rimaste a bocca asciutta a dispetto degli sforzi resi. A completamento del panorama di successi va ricordato quello nella quarta frazione dell’olandese della Sky Wout Poels, anche lui per distacco e proprio la sua capacità di far saltare il banco ne fa una mina vagante per il Poggio, magari in appoggio al capitano Kwiatkowski.
Credito foto: Press_Equipe_Cycliste_Groupama_Fdj

Credito foto homepage: www.cyclingnews.com

Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7