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KWIATKOWSKI PRONTO PER IL BIS
di CicloZeman
Solamente tre volte la Tirreno-Adriatico ha condiviso il proprio vincitore con la Milano-Sanremo: è successo nel 1973 con il belga Roger De Vlaeminck, nel 1993 con Maurizio Fondriest e nel 2008 con lo svizzero Fabian Cancellara. Michal Kwiatkowski (nella foto della homepage) punta a entrare in questa ristrettissima elite, dopo aver fatto sua la corsa dei due mari con una grande capacità di controllo che ha restituito il sorriso ai vertici del Team Sky, ancora scossi dalla vicenda Froome (a proposito: il britannico ha sì gareggiato e in qualche frangente si è pure fatto vedere, ma la gamba è ancora ben lontana dall’essere competitiva). Il polacco, che lo scorso anno ha dominato la Classicissima, si presenta all’appuntamento per il bis al massimo della forma e con la consapevolezza di poter disporre di una squadra affidabile e al suo servizio con uomini che possono tenerlo coperto fino al Poggio, dove esprimere tutta la sua potenza per andar via o costruire un gruppetto per giocarsi la vittoria (visto che in volate ristrette è molto performante).
 
La corsa a tappe italiana si è confermata estremamente spettacolare e nel corso delle sei tappe ha fatto emergere molti spunti: è vero che l’Italia non ha colto vittorie di tappa ed è altrettanto vero che Aru e Nibali hanno sì fatto vedere qualcosa in più di Froome, ma hanno confermato come la strada verso i rispettivi obiettivi stagionali sia ancora lunga e fatta di sudore e sacrificio in allenamento prima di poter vantare ambizioni. Chi invece è piaciuto tantissimo è stato Damiano Caruso, che a suon di risultati ha portato la Bmc a correre per lui cogliendo alla fine una prestigiosa seconda piazza, a 24” dal polacco. Lo avevamo detto lo scorso anno, il siciliano è un cavallo di razza per le corse a tappe se riesce a essere disciplinato e a gestire le energie. Con un po’ di esperienza, può legittimamente ambire a un podio in un grande Giro, soprattutto se a cronometro confermerà i progressi messi in mostra nella pur breve tappa finale a San Benedetto del Tronto.

Terzo in classifica è giunto Geraint Thomas (sotto nella foto), gallese compagno di colori di Kwiatkowski a 32”, quarto quel Tiesj Benoot che avevamo imparato a conoscere con la vittoria alla Strade Bianche e che alla Tirreno-Adriatico ha dimostrato che quel successo non è stato casuale. Il belga della Lotto Soudal è un altro da tenere sotto controllo nella Milano-Sanremo, soprattutto se s’infilerà in una fuga a lunga gittata. Quinto Adam Yates, britannico vincitore pure di una tappa, a 1’10”, sesto lo spagnolo Mikel Landa Meana, che ha visto svanire il podio nell’indigesta cronometro ma che ha confermato di essere uno dei più forti scalatori in circolazione.
Se a livello di classifica generale la Tirreno-Adriatico si è dimostrata assolutamente superiore alla Parigi-Nizza, così non è stato per le volate, dove il tedesco Marcel Kittel ha colto due successi. Lui, più di Greipel e Degenkolb, sembra il più attrezzato della “german connection” per il traguardo di Via Roma, ma chi esce forte dalla gara a tappe italiana è anche lo sloveno Primoz Roglic, atleta in grande evoluzione e che potrebbe essere un altro in grado di far saltare le strategie della corsa, proprio come Benoot. Chi è rimasto abbastanza coperto è stato il campione del mondo Sagan, ma da qui a estrometterlo dalla rosa dei favoriti per la Classicissima ce ne corre, anche perché quella di Sanremo sembra la corsa che più si attaglia alle sue caratteristiche.
Credito foto: www.cyclingnews.com

Credito foto homepage: www.cyclingnews.com

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