Doping: dicasi di quella o quelle sostanze introdotte a totale insaputa del soggetto attraverso aghi o boccette che sono invisibili all’utilizzatore e che convogliano al suo interno sostanze fantasma che in realtà sono poco più che zucchero o miele. Non risulta scientificamente alcun miglioramento possibile di prestazioni o altro attraverso questa pratica se non la funzionalità colon-fecale (quello che non splende è m…)
Doppio pivot: si dice di quando una corsa termina “con le pivot nel sacco”; il doppio pivot è doppiamente insaccato, insomma hai proprio fatto vomitare.
Drop: tu di che drop sei? Ogni settimana scoprilo sulle riviste specializzate di cartomanzia e letture palmari.
Down hill: è incredibile come la fantasia umana possa far sembrare normale una disciplina dove la frattura multipla è all’ordine del giorno e dopo dieci anni di gare il tuo corpo pesa come un muletto a forza di metter su piastre e bulloni. Il down hill però appassiona e ogni anno nuovi adepti si lanciano sulle piste da sci inerbite e raggiungono Mach 1 poco prima di attraversare a razzo i parcheggi delle automobili nel fondo valle. Ancora peggio le gare che si svolgono nel periodo invernale su terreni innevati se non ghiacciati; il vantaggio è che il dolore sotto i 5 gradi si intuisce e basta, per cui ci si può sfracellare più volte anche contro i gatti delle nevi e soffrire solo a tarda serata in un solo ricovero.