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L'ANNO DELLA CONSACRAZIONE PER YATES?
di CicloZeman
Vi ricordate di Simon Yates? Forse ci si è dimenticati un po’ troppo presto della sua vittoria alla Vuelta di Spagna, forse non le è stato dato il giusto peso. Il corridore britannico è il leader a tutti gli effetti della Mitchelton Scott ed è atteso da un 2019 dove il suo grande obiettivo è il Tour de France: è chiaro che la sfida tutta albionica fra i fratelli Yates (sotto nella foto) (Adam non va per nulla sottovalutato, è una splendida spalla che nelle prove brevi può anche puntare al bottino pieno, nei grandi Giri è un valido supporto al fratello) e la coppia del Team Sky Froome-Thomas sarà il piatto forte della prossima estate.
La Mitchelton Scott non è però formazione che riduce le sue ambizioni a una gara sola, pur se la più importante. Nel ciclomercato la formazione ha forse perso qualcosa, con le partenze di Roman Kreuziger e soprattutto Caleb Ewan, sprinter di prima fascia, ma la rinuncia all’australiano è un chiaro segnale che la squadra è tutta improntata verso la classifica delle corse a tappe, tanto è vero che si è lavorato in campagna acquisti sull’acquisizione di passisti di primo piano come il britannico Stannard e anche il nostro Edoardo Affini, che passa di categoria pronto a fare esperienza in un team di primo livello.

Se sui fratelli Yates non ci sono dubbi sulla loro affidabilità, il 2019 deve essere l’anno del rilancio di Esteban Chavez, il colombiano che fino allo scorso Giro d’Italia era considerato uno dei leader della formazione, una sorta di cocapitano con Simon Yates prima di passare in sott’ordine, vittima di problemi fisici ma soprattutto di una condizione che non ha mai raggiunto l’apice. Le prime prove a tappe della stagione saranno in questo senso indicative, considerando che la Mitchelton Scott ha un team molto valido anche per le prove brevi, con uomini come Daryl Impey e Mikel Nieve che hanno dimostrato di andar forte in salita e poter arricchire il bottino del team.
 
E per le classiche? Non va dimenticato che nel team c'è Matteo Trentin, il campione europeo che a Glasgow ha fatto impazzire tutti, ma che nelle altre classiche non ha tenuto i livelli eccezionali del 2017. Per lui ci sono alle porte tante occasioni, le prime delle quali appaiono le classiche nostrane del World Tour, la Strade Bianche ma ancor di più la Milano-Sanremo, dove se raggiungerà la miglior condizioni potrà anche provare a far saltare il banco.
Credito foto: Kristof Ramon_www.greenedgecycling.com
Credito foto homepage: www.greenedgecycling.com
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