Nell'ambito della Manifestazione Pedalando con gusto Tour, composta da 8 giornate da maggio a settembre nel comprensorio di Forlì-Cesena, l’ultima domenica di luglio siamo stati curiosi partecipanti alla cicloturistica Città di Cesena, approntata dalla vulcanica ASD S. Marco dei fratelli Sandro e Jeff sotto l’egida del CSI. Il panorama ciclistico di questo Ente varia da provincia a provincia ma vorremmo spezzare una lancia a favore degli amici di Cesena in quanto una gran fondo, dal costo di 7 euro, che offre uno standard elevatissimo su temi quali percorso, segnaletica e comfort per chi partecipa non è comune di questi tempi. Esamineremo i dettagli, ma la prima cosa che salta all'occhio è che in questo periodo stagionale trovare 700 ciclolesi che pedalino sotto il sole e l'afa canicolare non è facile. Anche perché, purtroppo, questa iniziativa è stata scarsamente pubblicizzata se non ostacolata. In effetti che nel 2018 ci si debba ancora nascondere dietro bandiere di parte quando le finalità nobili sono superate da invidie di palazzo, anche e sopratutto in campo sportivo è anacronistico. Noi non vorremmo entrare in questo campo minato ma da semplici "utenti" della bici quale mezzo di aggregazione e di benessere ci piacerebbe mettere al centro i veri problemi. Siamo utenti deboli, ci investono per strada, ci massacrano quando tentiamo di organizzare e preparare giornate di sano sport sui territori con norme stringenti, e non riusciamo a remare come movimento tutti dalla stessa parte, per cui quando un organizzatore e la sua società ci regalano una giornata da lasciarci senza fiato non ci possiamo che spellarci le mani. Se l'ente che li aiuta è il C.S.I. qualcuno si potrà anche fare altre domande. Certo che arrivare e iscriversi facilmente senza bizantinismi, con 5 percorsi studiati per tutte le gambe, con ristori da capogiro (bibite fresche, frutta, dolci, panini, vol à vént farciti), un pasta party all'arrivo con tanto di dolce gelato e caffè, docce, massaggi e omaggio finale… beh, ditemi voi! In tema di strade i percorsi approntati presentavano certo qualche criticità superata dall'anima cicloturistica in discesa ma comunque impegnativi nei due tracciati più lunghi di 125 e 111 chilometri con strappi severi. Fortunatamente in cima a Monteleone, uno scherzo di 3 chilometri di cui un paio tra il 10 e il 12% in orario canicolare, ci aspettava un sorbetto al limone e una bella birra gelata. Per diversi chilometri abbiamo potuto pedalare con Manuel Senni della CSF Bardiani che come un comune mortale si fermava ai controlli a timbrare il suo cartellino! Alla fine della fiera i nostri bravi 2400 metri di dislivello ce li siamo proprio goduti e non possiamo che augurarci che l'esempio della Asd S. Marco inneschi un circolo positivo che ci veda come risorsa da valorizzare, quale Noi siamo.