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IN SVIZZERA CHI BRILLA È QUINTANA
di CicloZeman
Un altro capitolo del World Tour è andato in archivio, ma com’era successo per il Giro del Delfinato, anche il Giro della Svizzera ha avuto riscontri tutti proiettati verso il prossimo Tour de France, anzi rispetto alla corsa a tappe francese ha dato un numero maggiore di segnali. Forse pochi di questi riguardano il vincitore assoluto, l’australiano della Bmc Richie Porte che si conferma grande specialista delle prove medio-brevi ma che nei grandi Giri ha sempre mostrato la corda e a 33 anni appare difficile pronosticare un suo exploit. In Svizzera comunque ha impresso il suo marchio pur senza vincere alcuna tappa, ma la Bmc, il suo team, ha potuto festeggiare anche il doppio successo a cronometro per il padrone di casa Stefan Kung, pedina fondamentale per la cronosquadre al Tour che potrebbe anche dare a Porte un vantaggio importante, almeno per vestire la maglia gialla per un po’. Porte ha preceduto in classifica il danese dell’Astana Jakob Fuglsang, staccato di 1’02” e il colombiano Nairo Quintana (Movistar) (nella foto della homepage) di 1’12” e fra i candidati al prossimo Tour il sudamericano è quello che ha maggiormente impressionato, soprattutto per l’autorità mostrata nella settima tappa, la frazione più impegnativa vinta di forza. Fra gli altri futuri protagonisti sulle strade francesi è piaciuto l’olandese Wilco Kelderman (Sunweb) già protagonista lo scorso anno alla Vuelta e che al Tour, insieme al vicecampione del Giro Tom Dumoulin, può costituire una coppia molto pericolosa, sempre che la coesistenza fra i due funzioni meglio di quella mostrata da Yates e Chavez al Giro per la Scott, che alla fine ha penalizzato entrambi. Intanto, sempre in casa Sunweb, continua a distinguersi Sam Oomen, già nella Top 10 al Giro dov’è stato un preziosissimo luogotenente per Dumoulin e capace di chiudere settimo in Svizzera. Se riuscisse a trovare le energie per essere della partita anche al Tour, farebbe della squadra olandese una vera corazzata.

Comincia a sentire aria di Tour anche l’iridato Peter Sagan (Bora Hansgrohe), vincitore di una tappa al pari del francese Demare (Groupama-Fdj), che nella penultima frazione ha avuto ragione del colombiano Gaviria (Quick Step Floors), del norvegese Kristoff (Uae Team Emirates) e di Sagan in uno sprint che ha preannunciato volate da urlo al Tour. In chiave italiana vanno infatti registrate le vittorie di Sonny Colbrelli (Bahrain Merida) al termine di una spettacolare volata e di Diego Ulissi (Uae Team Emirates) capace di una delle azioni che l’hanno reso famoso, ma che da troppo tempo mancavano nella sua evoluzione.
Svizzera ma non solo: bellissima la sfida al Giro di Slovenia fra il locale Primoz Roglic (Lotto Nl-Jumbo) (sopra nella foto) e il colombiano Rigoberto Uran (Education First Drapac) risolta a favore del primo con le due vittorie nelle due ultime tappe e un distacco finale di 1’50”. Roglic ha tutto per recitare un ruolo importante anche al Tour, anche se mancano dimostrazioni di sufficiente resistenza. Primo italiano Marco Canola (Nippo Vini Fantini), 13° ma va salutato con soddisfazione il primo successo da professionista di Simone Consonni (Uae Team Emirates) grande speranza italiana per la pista. Alla Route d’Occitanie in Francia prima posizione assoluta con annessa vittoria nella terza tappa per Alejandro Valverde (Movistar) (in volata finale sotto nella foto), che potrebbe essere per Quintana un preziosissimo regista in corsa, davanti all’altro spagnolo Daniel Garcia Navarro (Cofidis) e al francese Kenny Elissonde (Team Sky) pronto a svolgere un ruolo importante per Froome (e Bernal?) in salita.
Credito foto: vitesseonline_per_bianchi - Route d'Occitanie / A. Lipke

Credito foto homepage: http://www.cyclingnews.com/

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