Piacenza - La Granfondo Scott Piacenza, in programma domenica 2 settembre, non è soltanto un evento agonistico, ma un viaggio alla scoperta di castelli e borghi medievali, testimoni di una storia che a Piacenza e dintorni ha lasciato impronte incancellabili. Annibale che umilia i romani nella battaglia della Trebbia e poi, dice la leggenda, si ritira nell’alta valle sotto le pendici del Lésima; i romani che fondano Piacenza come avamposto contro i celti della pianura padana; Calpurnia, moglie di Cesare, che è di queste parti; San Colombano che dall’Irlanda giunge in queste lande con pochi seguaci per fondavi un’abbazia per secoli centro di evangelizzazione, di cultura e di civiltà.
A tutto questo il comitato organizzatore dell’evento valido quale prova dei circuiti Alé Challenge, Giro Regioni on the road e prova unica del Campionato Internazionale Gran Fondo CSAIn WFCS aggiunge una comoda location che offre tutti i servizi presso il Centro Logistico Piacenza Expo, con ampio parcheggio e possibilità di sosta per i camper a pochi chilometri dal centro cittadino, ben conservato e ricco di numerose attrattive artistiche, che valgono l’esplorazione di una giornata.
Il Duomo. Una chiesa antica, la cui facciata è curiosamente bicolore - parte in arenaria, parte in marmo rosa veronese. Notate i portali e architravi, risalenti al 1100; e poi, all’interno, le formelle dei Paratici infisse su alcuni pilastri della navata centrale: sono i simboli delle corporazioni artigiane che ne sponsorizzavano la costruzione.
I Musei civici di Palazzo Farnese sono ben dieci le collezioni ospitate, tra cui gli appassionati andranno in sollucchero per quella particolarmente estesa di carrozze. Da ricordare anche il Fegato di Piacenza, unico oggetto conosciuto al mondo che testimonia pratiche religiose etrusche, e il magnifico Tondo di Botticelli che raffigura la Madonna con il Bambino e San Giovannino.
Da quest’anno, al tradizionale percorso che si snoda lungo le colline piacentine, il comitato organizzatore ha inserito anche l’ascesa che conduce a Bobbio. Il gioiello medievale di Bobbio si riconosce in lontananza per la morbida linea del Ponte Gobbo e i fieri campanili del Duomo e della basilica. Il suo fulcro è l'Abbazia di San Colombano - il complesso comprende la Chiesa di San Colombano, il Chiostro con il Museo della Città, il Museo di San Colombano, Piazza Santa Fara e l'ex Chiesa di Santa Maria delle Grazie - che, tra il IX e il X secolo, fu uno dei centri più rilevanti d'Europa per la trasmissione del patrimonio classico.
Percorsi. La granfondo vedrà i partecipanti pedalare per 145 chilometri e affrontare 2389 metri di dislivello, mentre il percorso della Mediofondo misura 100 chilometri e 1258 metri di dislivello.
