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ORMAI BERNAL NON SI FERMA PIÙ
di CicloZeman
A soli 21 anni Egan Bernal (nella foto della homepage) è da considerare il miglior prospetto internazionale per le corse a tappe. Il colombiano del Team Sky ha dominato il Giro di California, tappa del World Tour, come solo i più consumati specialisti sanno fare, dominando le tappe più dure. Dopo la prima, per velocisti andata all’altro colombiano Fernando Gaviria (Quick Step), Bernal ha subito fatto la differenza nella seconda, staccando di oltre 20” due esperti corridori a tappe come il polacco Rafal Majka (Bora Hansgrohe) e il britannico Adam Yates (Mitchelton Scott) fratello di quel Sean che sta facendo faville al Giro d’Italia. Nella quarta frazione, a cronometro, l’americano Tejay Van Garderen (Bmc) sembrava aver ribaltato la situazione con il sudamericano solo 18° a 1’23”, ma Bernal ha rimesso le cose a posto nella penultima tappa producendosi in un assolo entusiasmante, arrivando al traguardo con 1’28” su Yates e con l’americano solo settimo a 1’38”. In classifica finale Bernal ha chiuso con 1’25” sullo statunitense e 2’14 sul connazionale Daniel Felipe Martinez Poveda, solo 22 anni, altro esponente di un ciclismo decisamente in crescita.

Bernal sembra davvero essere un predestinato, un corridore che esce un po’ dagli schemi dei corridori colombiani, intanto perché viene dalla Mtb dove sembrava avere un futuro garantito dopo le due medaglie d’argento mondiali da junior. Bernal però voleva a tutti i costi la strada e ha trovato in Gianni Savio, che ha sempre grande fiuto nella scelta dei giovani talenti, il suo pigmalione alla Androni Giocattoli. Quest’anno è passato al Team Sky, che su di lui sta programmando il dopo Froome, corridore rispetto al quale è agli antipodi. Bernal è uno scalatore puro, che con i suoi scatti fa malissimo: se riuscirà a migliorare a cronometro (e l’anagrafe è dalla sua parte…) potrebbe davvero scrivere pagine importanti nel ciclismo moderno.

La presenza italiana alla corsa a tappe americana era sparuta, appena 5 elementi, ma sono arrivati risultati molto interessanti, con Edward Ravasi, 24enne dell’Uae Team Emirates, che in classifica è stato il migliore, 12° a 6’11” e che nella prima tappa di montagna ha colto una quinta piazza molto incoraggiante. Bene se l’è cavata anche Filippo Ganna, suo compagno di s   quadra che nella cronometro ha chiuso quinto a 49” da Van Garderen. Considerando che il campione del mondo dell’inseguimento sta preparando gli Europei su pista per inizio agosto, è un risultato più che positivo.
Credito foto: http://www.cyclingnews.com/

Credito foto homepage: http://www.cyclingnews.com/

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