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TRIATHLON? NO GRAZIE
di Stefano Conca
Quando non puoi pedalare, fai di tutto per non pensarci. Esci a fare shopping, vai a fare due passi, ma ti rendi subito conto che i piedi sono inutili se non attaccati a dei pedali. Fai finta di niente, ti dai tempo. Una volta correvi, allora ti compri un cardio frequenzimetro da 2.000 euro, scarpini leggeri e ammortizzati, abbigliamento tecnico testato dalla NASA. Cominci la corsa, ma non ce la fai. “Strano” pensi. Dovrei essere allenato! Ma il runner usa i muscoli in modo diverso. Il movimento è eccentrico e non concentrico come nel ciclismo. 10 chilometri a 5’ e 30”, ti costano come lo Zoncolan col 52/26. E poi si va piano, troppo piano. Si fa solo fatica, non puoi veramente viaggiare da una città all’altra; al massimo cambi isolato. E realizzi chiaramente come sia frustrante usare le gambe per picchiare i piedi per terra. Non sei più capace, forse non lo sei mai stato. Non ti dai per vinto! Ci sono dozzine di discipline sportive diverse, ci sarà un motivo no? Il nuoto. Ma certo, il nuoto fa bene, non è traumatico come la corsa. E’ decisamente aerobico e sicuro. Lavora meravigliosamente braccia e tronco. Dopo nemmeno un mese di attività, ti sogni la striscia di mattonelle blu della corsia centrale che è l’unica cosa che vedi per quelle 5-6 ore a settimana. E’ allenante? Si, ma e’ soprattutto alienante! No, non è corretto sparlare degli altri sport, non è politicaly correct. In fondo cosa dovrebbe dire la signora del terzo piano quando ci vede passare vestiti da Mazzinga Zeta su una bicicletta da 10k€, vergognosamente sorpassati dal panettiere col ferro da 20kg? Come abbiamo già avuto modo di dire molte volte, il ciclismo è una vera e propria droga. Da forte dipendenza e se non lo puoi praticare per qualsivoglia motivo, stai male come un cane. Non ci sono soluzioni praticabili. Nemmeno il metadone della spin bike funziona.
Beati quelli che non sanno cosa sia.
Beati quelli che ci guardano con diffidenza.
Beati quelli che si sono lamentati con l’unione consumatori per aver speso la cifra assurda di 8€ per una ruota della bici del nonno.
Beati quelli che suonano il clacson incazzati ogni volta che vedono un ciclista.
Beati quelli che non hanno mai imprecato per “quel” semaforo rosso che seppelisce l’agognato ritmo perduto.
Beati quelli che non si accorgono quando la strada ha lo 0.001% di pendenza positiva.
Beati quelli a cui non sia mai venuto lontanamente in mente di coprirsi di lycra e cominciare a pedalare!
Beati...
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