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DOPPIO PODIO AZZURRO AGLI EUROPEI
di Gabriele Gentili
Il weekend delle Granfondo era tutto incentrato sull’appuntamento di Spilimbergo (PN con la Tiliment Marathon quest’anno accreditata come Campionato Europeo della specialità. Giocare in casa ha spinto la Federazione a radunare i principali esponenti del granfondismo italiano sotto la maglia della nazionale, dando all’evento quell’attenzione altrimenti sempre negata e i risultati si sono visti, con una doppia presenza sul podio maschile mentre fra le donne dobbiamo accontentarci di piazzamenti nella Top 10. La gara friulana si è dimostrata assolutamente degna dell’evento continentale, con un tracciato molto selettivo e impegnativo sia per le difficoltà tecniche che per la lunghezza, ben 104,5 km per 3.250 metri di dislivello. Un tracciato che ha esaltato le qualità e soprattutto la splendida condizione fisica di Alexey Medvedev, il russo in gara con i colori della Cicli Taddei (la prova era aperta anche alle società) che così corona la stagione del suo rientro dopo i noti problemi di doping centrando il suo secondo titolo continentale. Decisiva si è rivelata la salita di Monte Pala, con il Gpm a quota 1.231 metri, dove il russo ha fatto la differenza scollinando con oltre 4 minuti sull’altoatesino Fabian Rabensteiner. Alle spalle del russo erano solo azzurri, con lo stesso Rabensteiner seguito da Ragnoli, Mensi, Chiarini e Porro. La discesa ha ridisegnato la classifica, con Mensifrenato da crampi alle mani e Ragnoli da una foratura mentre Mensi riagganciava Rabensteiner. Vittoria finale quinti per Medvedev in 4h19’59” con 1’35” su un Porro in grande rimonta, terzo Rabensteiner a 3’11” che per soli 2” salvava il bronzo dal ritorno di Chiarini, poi lo svizzero Urs Huber a 5’14” che in volata precedeva gli austriaci Alban Lakata campione del mondo e Daniel Geismayr campione uscente. Fra le donne ennesima medaglia d’oro per l’intramontabile norvegese Gunn Rita Dahle Flesjaa (all'arrivo nella foto della homepage), prima in 5h06’16” al termine di una gara nella quale solo l’ex iridata di XC, la placca Maja Wloszczowska è riuscita a tenere il suo passo chiudendo a 24”, bronzo alla svizzera Ariane Luthi a 10’31”. Buon settimo posto per Jessica Pellizzaro a 20’07”, decima Maria Cristina Nisi, ancora in ritardo di condizione dopo l’infortunio d’inizio stagione, a 29’40”. La gara assegnava anche i titoli europei Master, ben 9 dei quali sono andati a corridori italiani: Tommaso Vanni (Cicli Taddei/M35-39), Luca Rovera (Wr Compositi/M45-49), Alfonso Parodi (Pb Carbobike O’Clock/M50’54), Massimo Milanetto (M60-64), Gianalberto Del Zotto (Bandiziol Cycling Team/M70-74), Silvia Scipioni (Cicli Taddei/W30-34), Nicol Guidolin (Gruppo Vulkan/W35’39), Lorena Zocca (Sc Barbieri/W40-44) e Cristiana Lippi (Ciclissimo Bike Team/W45-49). Sul percorso medio di 51 km per 1.300 metri, prima piazza per Moreno Pellizzon (Team Rudy Project) in 2h01’00” con 6” su Marco Ponta (Fun Bike-Cussigh Bike) e 4’01” su Enrico Franzoi (Metallurgica Veneta) mentre fra le donne ha prevalso Giovanna Micheletto (Salese Factory Team) in 2h35’46”, alle sue spalle Alessandra Teso (Sorriso Bike Team) a 11’16” e Nina Mosser (Sc Hermagor Froggyteam). CLASSIFICATI: 1.036
FOTO MEDAGLIATI ITALIANI
Credito foto: alessandro_billiani_per_tilimentmarathonbike.it
Credito foto homepage: alessandro_billiani
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