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VERSO TOKYO 2020 L'ITALIA SOGNA IL TRIS
di Gabriele Gentili
Quanti italiani avremo al via alle Olimpiadi di Tokyo 2020? Le qualificazioni non sono ancora iniziate perché l’Uci, in accordo con il Cio, ha leggermente modificato il regolamento sia nel periodo necessario, sia nelle quote, venendo incontro alle richieste del massimo organo sportivo in fatto di parificazione dei sessi. Il periodo necessario per ottenere i punti sarà dal 28 maggio 2019 al 27 maggio dell’anno successivo e farà fede il ranking ufficiale dell’Uci: prendendo come riferimento i primi tre atleti di ogni nazione, solamente le due con il punteggio più alto potranno portare a Tokyo tre atleti, mentre le nazioni classificate dal terzo al settimo posto avranno diritto a mandare in Giappone due biker. In totale potranno correre 38 atleti, lo stesso numero per la prova femminile mentre a Rio 2016 le quote erano rispettivamente di 50 e 30.

Le qualificazioni come detto devono ancora iniziare, ma quale sarebbe la situazione attuale? Prendendo come riferimento le graduatorie stilate all’indomani dei Mondiali di Lenzerheide, comanda nettamente la Svizzera, come ampiamente preventivabile, con 5020 punti, ma per i tecnici elvetici scegliere due accompagnatori per il campione uscente Nino Schurter sarà ugualmente difficile. Seconda piazza per la Francia, a dispetto di una stagione poco fortunata e nella quale è venuto a mancare il leader Absalon ritiratosi dalle scene, 3831 punti per i galletti inseguiti dappresso dall’Italia con 3623. I grandi risultati di Gerhard Kerschbaumer e Luca Braidot (sotto nella foto), rispettivamente terzo e 16°, danno molta fiducia e con un ulteriore sforzo di Daniele Braidot, 32°, oppure della folta pattuglia a ridosso del 40° posto con Bertolini, Fontana e Colledani, si può sognare in grande.
Attualmente due atleti sarebbero appannaggio del Brasile (grazie alle performance dell’iridato Marathon Henrique Avancini nella foto della homepage), Spagna, Rep.Ceka e Olanda, il che significa che ad esempio la Nuova Zelanda sarebbe costretta a lasciare a casa uno tra Sam Gaze e Anton Cooper non avendo un buon terzo, difficoltà di scelta anche per la Germania e la Danimarca, appena 32esima la Slovacchia, difficile rivedere al via Peter Sagan in veste biker.

In campo femminile la Svizzera comanda indisturbata anche qui con 5135 punti, seguita dal Canada con 3440 ma che deve tenere alle sue spalle Danimarca (3222) e Usa (3160). Le danesi rischiano però di scivolare indietro se davvero la Langvad opterà per il ritiro. Francia, Olanda e Polonia sono nel gruppo delle due atlete, ma la Germania, che pure dovrà fare a meno della Spitz orientata ad appendere la bici al chiodo, è vicinissima. L’Italia rema al 10° posto ad almeno 500 punti dalla quota “doppia qualificazione”: con la Lechner sempre più orientata verso il ciclocross e le giovani Under 23 ancora acerbe ai più alti livelli, sperare in più di un’atleta a Tokyo appare utopistico.
Credito foto: it.eurosport.com

Credito foto homepage: michele_mondini_per_northwave

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