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#NON GAREGGIO
di Stefano Conca
Il cicloamatore integralista e fedele alla due ruote sottili e leggere, si allena duramente sognando di gareggiare. Diffidate da quelli che vi dicono che le competizioni non contano, perché stanno implicitamente negando l’essenza stessa del ciclismo. Prima o poi arriva per tutti quel fatidico momento in cui ci si sente o si ha l’illusione di sentirsi in grado di affrontare una vera competizione: la prima Gran fondo. Utilizzando il nostro ormai noto e personalissimo schema narrativo, individuiamo almeno 3 granfondisti tipo all'esordio:
 
L’ansioso 
Questo sportivo si presenta alla griglia di partenza con 220 battiti cardiaci. E alla domanda se si senta agitato, fa cenno di no con la testa e farfuglia che sospetta un difetto alla fascia cardio. Sotto la bici c’è una pozza di sudore nonostante siano le 7 del mattino con una temperatura prossima allo zero. Mastica nervosamente ciò che rimane delle falangi e al momento della partenza ha già consumato il budget calorico di un intera giornata. Ha dormito 3 ore nell’ultima settimana, passando la maggior parte del tempo sulla tazza del water come Gattuso ai mondiali del 2006. Arriverà al traguardo sfatto come se avesse scalato il K2 senza bombola di ossigeno in stile alpino e si recherà al pronto soccorso più vicino per sintomi da disidratazione severa.
Lo spaccone
Questo ciclotipo fa il fenomeno. Si presenta in gliglia come un pioniere del ciclismo internazionale. E’ alla sua prima competizione amatoriale eppure si comporta come se avesse già vinto 4 Giri d’Italia, 2 Tour de France e una Vuelta. E’ pericolosamente inconsapevole di ciò che lo attende. Racconta aneddoti epici assolutamente surreali. Si mostra sicuro e disinvolto come Peter Sagan. Dispensa consigli e suggerimenti su come affrontare le salite, e “saggiamente” monta ruote profilo 80 per una granfondo di montagna. Allo sparo della partenza non riesce nemmeno ad agganciare gli scarpini ai pedali e cade poderosamente al suolo. All’arrivo racconterà di aver fatto parte del gruppetto dei fuggitivi ma di essersi dovuto ritirare per problemi meccanici.
Il finto scazzato 
Arriva alla griglia tardi, un attimo prima che venga chiusa. Dice “falsamente” di non avere la più pallida idea di come funzioni una gran fondo, mentre ha passato l’ultima settimana in loco per studiare il percorso. “Falsamente” si accorge di non aver portato le barrette, quando invece ne ha 25 pronte all’uso nella busta del pacco gara. Sempre più “falsamente” dichiara di non aver sufficienti chilometri nelle gambe, mentre ha già cambiato la catena 3 volte in una sola stagione. Taglierà il traguardo 3°classificato di categoria e “ falsamente” si mostrerà soddisfatto!
Credito foto: Artit_fongfung_95812689 - sararoom_25959570
Credito foto homepage: Chachar_42090093
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