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LETTERA "V-Z"
di Enrico Monti
Valvola: accessorio necessario per gonfiare il pneumatico; diversi pneumatici vogliono diverse valvole e diverso utilizzo, ditelo al vostro vicino di casa che sistematicamente sradica le valvole presta e le innesta con un manicotto da rubinetto per collegare dritto il compressore; oppure al neofita che toglie il cappuccio dopo aver portato a 20 bar il tubeless e fa la doccia nel lattice; o ancora al tenace che vuole far passare a tutti i costi la valvola da MTB nella pompa da tubolare.
Velò: la lingua ufficiale del ciclismo è l’aristocratico francese. Pronunciare “velò” anziché bici fa molto più figo e ci pone agli occhi dell’ascoltatore in una posizione di forza indiscutibile. Da non confondersi con il romagnolo “ Ve lò... (vedi lui, ndr) che significa altro, cioè in sole sei lettere: guarda lui che è un vero ciclista, non come te che fai ridere i polli (come se i polli si facessero ogni tanto grasse risate nel vederci... ma se lo fanno davvero?!).
 
Viagra: sostanza sopravvalutata venduta come lo zucchero o dolcificante a chili e in confezioni famiglia. Pare che possa avere qualche effetto secondario anche in campo sportivo, in particolare in quello ciclistico. E’ però responsabile di improvvise fermate in spazi aperti onde disincastrare l’affare dalla moltiplica, si scastra meglio se è ovale (ecco spiegata la proliferazione delle Rotor o similari). Il viagra dovrebbe aiutare lo sportivo in calo di zuccheri pompando glucosio in abbondanza, il guaio è che pare pomparlo in senso opposto al cervello con conseguenze dannose sulla salute delle orecchie che diventano biancastre e flaccide. Se preso in dosi consistenti e per lungo periodo si osserva un consumo esasperato di pantaloncini mentre per le donne si ha il famoso effetto ormonico inverso per cui nella posizione classica del cacciatore di topi il topo diventa il maschietto. Altro effetto assodato è lo sviluppo smisurato di calore; questo effetto viene utilizzato nelle lunghe attese in griglia di partenza con temperature anche vicine allo zero. Se domenica vedete degli “atleti” in tenuta estiva alle 4 di mattina nelle Dolomiti dopo una notte di neve con la discesa in griglia di grizzly e volpi argentate non meravigliatevi, è l’effetto polinesiano del viagra.
 
Zig zag: segnale inequivocabile di un calo repentino di potenza del motore endotermico. L’andatura a zig zag è premonitrice 9 volte su 10 della fase catatonica culminante nel big bang fosso-laterale se non il rovesciamento testuggineo su asfalto con sindrome da scarafaggio ribaltato. Ove il tutto si miscelasse con un bel crampo si creerebbero le condizioni del Black zig zag, antesignano del dialettale romano “... ha fatto er botto!”
 
Zeta: lettera dell’alfabeto incisa con il deragliatore dal vostro competitor sulla parte posteriore del vostro pantaloncino nelle prime fasi della partenza a velocità controllata dopo l’immancabile caduta nei primi 2 chilometri. In caso di pavè, sterrati o selciati la lettera zeta assume colorazioni rossastre striate di grigio. Se il vostro competitor oltre alla zeta si lascia un po’ andare è facile trovarvi in piena fronte anche un bel tatuato da 25 scolpito e vulcanizzato.
Credito foto: http://www.bicifaidate.it/
Credito foto homepage: Archivio Sport Service
Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7