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NIBALI, LA SQUADRA È PRONTA...
di CicloZeman
Il cammino di avvicinamento al Tour de France prevede sul finale di giugno la sequela di campionati nazionali: quello italiano sarà il 30 giugno a Darfo Boario Terme (BS), ma già si sa che Fabio Aru non sarà al via per difendere la maglia tricolore. I corridori nazionali si sfideranno su un circuito intorno alla città da ripetere otto volte per un totale di 233 km. Un tracciato vario che si presta a numerose soluzioni: Vincenzo Nibali potrebbe tentare la carta della conquista del titolo per ripresentarsi al via del Tour in Maglia tricolore, ma Diego Ulissi e Gianni Moscon sembrano avere tutte le carte in regola per puntare alla conquista del successo e attenzione anche a Elia Viviani, che all’Adriatica Ionica Race ha mostrato di essere in buona forma con ben quattro successi di tappa.

La nuova corsa a tappe ha premiato il colombiano Ivan Ramiro Sosa Cuervo (Androni Giocattoli-Sidermec) (nella foto della homepage) nuova scoperta di Gianni Savio, a 21 anni ha già mostrato notevoli capacità in salita ma anche nella gestione della corsa, chiudendo con 41” su Giulio Ciccone (Bardiani Csf) che si conferma come il miglior prospetto italiano per le stage race, in un settore dove la crisi del ciclismo italiano è molto profonda. In tal senso è piaciuto molto Edward Ravasi (Uae Team Emirates) che ha chiuso quarto a 1’40”.

Facendo un giro per i vari campionati nazionali disputati, la prima notizia che emerge è la vittoria in Spagna di Gorka Izaguirre Insausti, il compagno di colori di Nibali alla Bahrain Merida, capace di dare scacco matto ad Alejandro Valverde (Movistar) che puntava molto alla conquista del titolo nazionale. Una buona novella per lo Squalo, che avrà nei gemelli Izaguirre due luogotenenti utilissimi nelle tappe di montagna al Tour. Addirittura tripletta per la Bahrain Merida in Slovenia, con titolo per Matej Mohoric (sotto nella foto) già protagonista al Giro. In Belgio doppietta della Quick Step Floors, ma Philippe Gilbert si è dovuto accontentare della piazza d’onore dietro il meno accreditato Yves Lampaert, vincitore per distacco. In Slovacchia non poteva sfuggire la vittoria a Peter Sagan, l’iridato che addirittura ha vinto per distacco con 2’16” sul fratello maggiore Juraj, primo lo scorso anno. Per gli altri titoli se ne parlerà a fine settimana.
Credito foto: http://www.cyclingnews.com/
Credito foto homepage: bettiniphoto_per_sidi.com
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