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IL GRANDE RITORNO DELLA BASTIANELLI
di CicloZeman
A volte ritornano. I segnali c’erano già stati, ma la vittoria alla Gand-Wevelgem, tappa dell’Uci World Tour femminile rappresenta per Marta Bastianelli (nella foto sotto all'arrivo) la chiusura di un cerchio, apertosi nel 2008 quando, ad appena vent’anni e con indosso la maglia di campionessa del mondo, incappò nelle maglie dei controlli antidoping per l’uso di un diuretico. Due anni di squalifica e una lenta ripresa, con qualche risultato ma mai all’altezza del suo passato fatto di medaglie europee e mondiali di categoria impreziosito dalla vittoria nel mondiale 2007. Un talento che sembrava perso ma che invece, con la fiducia negli anni della Alé Cipollini, l’ha portata a una completa rinascita avvenuta quest’anno, passata attraverso il quarto posto alla Ronde Van Drenthe dietro la compagna di colori australiana Chloe Hoskins che ha avuto un ruolo decisivo nella sua affermazione belga. La Bastianelli ha seguito infatti l’australiana che ha lanciato la volata del gruppo ristretto che si giocava la vittoria, per poi lottare spalla a spalla con la belga Jolien D’Hoore (Mitchelton Scott) battuta con un colpo di reni magistrale. Terza posizione per la tedesca Lisa Klein (Canyon SRam) davanti alla cubana Arlenis Sierra (Astana) una delle maggiori rivelazioni dell’inizio stagione che porta un nuovo Paese nel massimo consesso mondiale. Buona prova anche per Barbara Guarischi (Team Virtu Cycling) e Letizia Paternoster (Astana) finite nella Top 10, con quest’ultima che conferma quanto di buono fatto vedere su pista, che comunque per ora resta ancora la sua disciplina preminente.
Tre giorni prima le protagoniste del World Tour si erano già sfidate nella Driedaagse La Panne, altra corsa in linea belga risolta con una volata a ranghi compatti dove la D’Hoore aveva già fatto vedere di essere una delle velociste più in forma, battendo proprio la Hosking e la lussemburghese Christine Majerus, reduce da una buona stagione nel ciclocross. Qui la migliore delle italiane era stata Maria Giulia Confalonieri, medagliata iridata su pista nello scratch e sesta al traguardo. Quel che sta emergendo quindi è una costanza di rendimento nelle prime posizioni delle italiane pronte a recitare un ruolo importante nel Giro delle Fiandre in programma la domenica di Pasqua, proprio come gli uomini e la vittoria della Bastianelli è un’iniezione di fiducia che fa bene a tutto il movimento.
Credito foto: www.federciclismo.it

Credito foto homepage: www.cyclingnews.com

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