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ECCO I MIGLIORI DELLA STAGIONE
di CicloZeman
Chi sono stati i migliori ciclisti del 2018? Per rispondere a una domanda rituale a ogni inizio anno, ma certamente generica e opinabile, abbiamo voluto evitare il classico ranking Uci riesumando un vecchio sistema di calcolo dei punteggi, quello che fino al secolo scorso assegnava i premi del Superprestige Pernod, la principale challenge professionistica che nel corso della sua storia ha incoronato grandi campioni come Anquetil, Merckx, Hinault, Moser e via dicendo. Il sistema prevedeva una griglia di punteggi differenziati per le principali prove della stagione, in linea e a tappe, eleggendo a fine anno colui che aveva raccolto più punti. Il sistema di punteggi era molto complicato (sulla Rete sono ancora disponibili documenti dell’epoca con gare e relativi punti assegnati) e chiaramente comprendeva gare come la Bordeaux-Parigi che sono ormai uscite dal calendario, al loro posto abbiamo quinti contemplato le prove del World Tour, assegnando gli stessi punti in base a classiche in linea o stage race.

Il responso finale è abbastanza sorprendente e giunge al termine di un percorso emozionante fino all’ultima gara, il Tour of Guangxi in Cina. Il primo posto va al britannico Geraint Thomas (Team Sky) (nella foto della homepage), che ha sfruttato appieno il successo al Tour de France (che nella tabella del Superprestige assegnava il maggior carico di punti) aggiungendo i punti raccolti alla Tirreno-Adriatico e al vittorioso Giro del Delfinato, confermatosi aperitivo estremamente indicativo della Grande Boucle. 185 i punti raccolti in totale, solamente 2 più del campione del mondo, lo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar) che ha raccolto punti sin dall’inizio della stagione, iniziando dalla prova a tappe di Abu Dhabi, facendo bottino in 6 competizioni, ma pagando dazio nel finale, quando al Lombardia anche con un semplice piazzamento avrebbe potuto operare il sorpasso. Le energie però erano ormai ridotte e la ciliegina sulla torta non è arrivata.
 
Terzo posto a sorpresa per l’olandese Niki Terpstra (Quick Step Floors) che ha accusato un ritardo di appena 10 punti, ma che ha fatto tesoro della Campagna del Nord ottenendo una caterva di punti fra le vittorie di Harelbeke e Fiandre e il terzo posto alla Roubaix, con l’aggiunta del piazzamento alla Parigi-Tours. Ai piedi del podio è finito l’australiano Michael Matthews (Team Sunweb) e anche per lui come per Valverde si può parlare di occasione perduta. L’austriliano ha fatto tesoro delle gare in linea dell’estate, dominando entrambe le prove canadesi e cogliendo punti in 7 gare, ma anche lui nel finale non ha raccolto nulla pur in gare che, Mondiali e Lombardia a parte, sembravano alla sua portata.
 
Quinto posto per Romain Bardet (AG2R La Mondiale), portacolori della nouvelle vague transalpina che sta uscendo da una crisi pluridecennale. Pur reduce da un Tour non all’altezza delle sue aspettative, ha mostrato una pregevole costanza di rendimento, esprimendosi da protagonista anche nelle prove d’un giorno aprendosi così nuove prospettive. Per lui 154 punti, 5 più dell’ex campione del mondo Peter Sagan (Bora Hansgrohe): lo slovacco ha sì vinto Gand-Wevelgem e Parigi-Roubaix, ma poi è completamente sparito, venendo sorpassato dai rivali in classifica. A pari merito all’ottavo posto il britannico Simon Yates (Mitchelton Scott) padrone della Vuelta e lo sloveno Primoz Roglic (Lotto Soudal) grande protagonista al Tour, consacratisi grandi interpreti delle corse a tappe, a chiudere la Top 10 il danese Michael Valgren Andersen (Astana) (sotto nella foto), una delle rivelazioni della stagione, corridore specialista delle classiche d’un giorno.
Sorprende come dai primi 10 restino esclusi quelli che sono considerati i maggior interpreti dei grandi Giri, l’olandese Tom Dumoulin (Team Sunweb) secondo sia al Giro che al Tour e il britannico Chris Froome (Team Sky) padrone della corsa rosa. Per trovare il primo italiano bisogna scendere al 14° posto con il campione tricolore Elia Viviani (Quick Step Floors), secondo sia alla Gand-Wevelgem che all’Amburgo Classic e che, rinunciando alla Vuelta per prendere parte alla seconda porzione di classiche della stagione, avrebbe potuto essere ben più in alto in classifica. Un’ultima annotazione statistica: il primato di gare a punteggio spetta al belga Jasper Stuyven (Trek Segafredo) per 8 volte nelle prime piazze, sempre in gare d’un giorno.
Credito foto: bettiniphoto_per_sidi.com
Credito foto homepage: www.cyclingnews.com
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