Si comincia come detto a gennaio con il doppio appuntamento australiano, prima il Tour Down Under a tappe e poi la classica intitolata al vincitore del Tour Cadel Evans, due occasioni agonistiche che quasi sempre vedono emergere comprimari mentre molti big sfruttano l’occasione per mettere km nelle gambe. A inizio marzo, dopo la prova a tappe negli Emirati Arabi, una sequenza ininterrotta di appuntamenti, dalla Strade Bianche alle due prove a tappe della Parigi-Nizza e della Tirreno-Adriatico che preparano al grande appuntamento con la Classicissima, poi la Campagna del Nord con la parte fiamminga che si è allungata con nuove prove come quella di La Panne e l’Attraverso le Fiandre che l’Uci ha elevato di rango ma che restano aperitivi alle grandi classiche culminanti con Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix, poi la porzione vallone con l’apoteosi della Decana, la Liegi-Bastogne-Liegi.
A maggio inizia la parte riservata ai grandi Giri, con la corsa rosa che scatterà l’11 maggio. A tal proposito l’Uci sta lavorando per staccare il Giro d’Italia e il Tour of California, schiacciato nell’attenzione dalla corsa rosa e che nelle intenzioni vuole crescere di livello, anche attualmente svolge in maniera egregia il compito di primo antipasto al Tour de France. Tour che partirà il 6 luglio, dopo le due introduzioni del Criterium del Delfinato e del Giro della Svizzera che da tempo ormai sono prove estremamente indicative per capire le gerarchie vigenti alla Grande Boucle.
Archiviato il Giro di Francia, nuova porzione di classiche, di ben più recente manifattura, dalla Clasica di San Sebastian solitamente dominata dagli scalatori usciti meglio dal Tour alla Prudential RideLondon ben più adatta ai passisti veloci. Ad agosto spazio alla Vuelta di Spagna, che continua ad essere prova estremamente spettacolare ma che quest’anno, vista la conformazione tecnica del Mondiale britannico, perde un po’ quel motivo d’interesse legato alla ricerca da parte dei maggiori candidati alla maglia iridata del giusto colpo di gambe. Poi gli ultimi eventi, con il Lombardia il 12 ottobre seguito dalla corsa a tappe cinese, per chiudere un 2019 che nelle prospettive si preannuncia quanto mai incerto, tra vecchi campioni pronti a mettere nuove firme nel proprio palmarés e giovani rampanti che voglio scalare la torre d’avorio della gloria.