Che Italia vedremo nella fase europea di Coppa del Mondo, soprattutto che cosa possiamo aspettarci dalle categorie giovanili, Junior e Under 23 per la precisione? La prima tappa di Stellenbosch è ormai in archivio, ma un po’ per la distanza temporale, molto per quella chilometrica, la gara sudafricana ha un peso relativo nell’analisi di una stagione un po’ sui generis, considerando ad esempio che gli Europei saranno sfalsati (le gare Elite inserite in agosto nella manifestazione plurisportiva di Glasgow, le altre categorie anticipate a fine luglio a Graz-Statteg) e che veniamo da un profondo rinnovamento dettato dal passaggio di categoria di molti dei principali nomi che hanno tenuto alta la bandiera nella passata stagione. Gli Under 23 sono l’emblema: con Gioele Bertolini campione d’Europa e Nadir Colledani plurivincitore di tappe nella challenge mondiale, l’Italia aveva goduto di un 2017 eccezionale, ma i due campioni sono ora alle prese con le prime gare fra i “grandi”. Gli “eredi” non sembrano avere lo stesso peso specifico nella categoria, ma è anche vero che Alessandro Saravalle (Silmax Racing) si sta giovando dell’esperienza acquisita nel ciclocross mentre Alessandro Naspi (Superbike Team) appare molto cresciuto rispetto alla passata stagione. Ci sono poi coloro che sono saliti di categoria, come Edoardo Xillo (Ktm Protek Dama), Juri Zanotti (Torpado Gabogas) (sotto nella foto) e Alessio Agostinelli (Superbike Bravi) ai quali nel loro primo anno non si possono chiedere miracoli, ma è pur vero che dopo un primo anno junior difficile, nella scorsa stagione si erano messi in grande evidenza a dimostrazione che il talento c’è.