Email not displaying correctly? View it in your browser
RITORNA ALLA NEWSLETTER
LETTERA "S"
di Enrico Monti
Sali: componente segreto tramandato da generazioni e dissimulato in varie confezioni commerciali, il cui contenuto reale è assolutamente ignoto anche a chi lo prepara. In genere l’effetto maggiore di ottiene miscelando pregiate polveri a diversi colori e sbriciolando pastiglie senza scritte. Effetti collaterali non comprovati, anche se pedalare 4 o 5 ore con il coso improvvisamente eretto che ti punta nella sella non è un bell’andare.
 
Service: letteralmente, servizio. Di o cosa? Questo è il dramma, tutti i meccanici fanno il “servizio”, ognuno però a modo suo. Chi in camice e stetoscopio per individuare cigolii e strofinamenti, chi con la chiave da 32 a battere e la mazzetta da 1Kg. per le tarature fini, chi con un bel sorriso specie quando battono i tasti sulla cassa, chi con un digrigno da pitbull quasi che gli rompi le scatole a farli lavorare e riempirli di denaro, chi in una bottega lucidata a specchio con dei Van Gogh alle pareti, chi in una botola da sommergibile a più ripiani dove a fatica passano le bici taglia XS. Tutti fanno servizio….per non parlare dei giornalisti… ah!!!  lasciamo perdere!
Scatto fisso: atleta fortemente competitivo che scatta ad ogni svolta stradale. Scatto fisso è un asso nell’anticipare le mosse altrui, quando tu pensi a come fregarlo lui l’ha già fatto, è già tre metri davanti. Scatto fisso non ride mai perché ogni muscolo è teso a finalizzare la meta, arrivare davanti anche se andate al bar per un caffè; scatto fisso non tollera la minima indecisione e chiude ogni curva a chi tenta di infilarlo in staccata; scatto fisso in genere passa tra i 2 e i 3 mesi all’anno in trazione perché una volta capito il tipo basta accennare all’attacco mentre scatta il rosso e il gioco è fatto…
Scaldacollo: gadget tecnico presente nel 90% dei pacchi gara. Per cui gli usi che se ne fanno sono i più disparati: sotto il casco, sotto coscia (con coscia robusta...), sospensorio (con piccola modifica), micro gonnellino alla scozzese, se ne cucite duo o tre insieme sono ottimi per nassa x anguille, con quattro è una ottima manica a vento da installare sul balcone per la scelta delle ruote, insomma sbizzarritevi!
Slooping: termine che indica un ciclista particolarmente piegato; in effetti lo slooping più prestazionale lo si ottiene quando ci si sdraia sotto il guard rail (slooping strisciante). Se invece lo si ottiene durante la discesa ad oltre 60 Km/h lo slooping è detto “scintillante”
 
Sgrassatore: elemento miracoloso che preso a piccole dosi riesce a smaltire il grasso in eccesso. Particolarmente indicato nel periodo pre-body da crono in cui i rotoli in eccesso rovinano il flusso dell’aria e il conseguente coefficiente di penetrazione. Se lo sgrassatore è al limone verde sono veramente ottime le prestazioni in quanto il limone verde si pianta nel cavo orofaringeo e impedisce per almeno due giorni il transito di ogni tipologia di cibo. La fase successiva è il cemento a rapida presa ma pare che la terapia sia leggermente invasiva e appesantisce troppo il peso complessivo uomo-telaio.
 
Smanicato: gilet multitasking pre post in workout waterproof  windtex  nanotechnology... tutto chiaro?
 
Sottocasco: è come il film “Sotto il vestito”... nulla. Neanche sotto il casco, una volta allacciato sparisce ogni traccia di attività neurale.
 
STRAVA: non sai cosa è STRAVA? Ahhhrrrgghhhh!  E come fai a chiamarti ciclista se non sei su STRAVA! Può passare tutto, puoi utilizzare telai obsoleti, scarpe rotte, cambio a 7 rapporti, ma no!! Non puoi non essere su STRAVA!!  Chi non è su STRAVA non è figlio di Maria, è un fifone che trema al sol pensiero di una sana competizione. PS: noi siamo SEMPRE su STRAVA e ogni tanto facciamo una salita con il Garmin montato sullo scooter... alla faccia di chi legge!
 
Seatpost: eh, cari miei... troppo facile chiedere o valutare un reggisella. Ah, cos’è un reggi sella? Un affare che utilizzavano i Borboni sui cavalli?
 
Savana: elemento naturale dove si incontrano i leoni e le gazzelle. I leoni sono pochi e ben affamati, le gazzelle sono tante, allegre, ignare del destino che le attende. Però solo la gazzella più lenta pagherà per tutte, sfamando il leone, magari qualche altra prenderà solo un morso e riuscirà a scappare. Ecco il motivo per cui iscriversi solo a granfondo molto partecipate. Attenti però ai leoni travestiti da gazzelle.
 
Supposta: che si suppone; oppure affare più o meno voluminoso che si presta ad essere lanciato in quel posto. Cosa ridete? Non sapete che quasi tutti i ciclisti seri hanno ingurgitato da quel posto lì tonnellate di supposte? Chiedete, chiedete... cosa non si fa per la prestazione!
 
Surplace: è una antica tecnica da pistard. Si ingaggia una gara di abilità ed equilibrio con l’avversario onde riuscire a prendergli la ruota. Si narra di abili pistard che riuscivano a stare in surplace anche due giorni, mangiando, andando in bagno lavandosi la schiena, sorseggiando un buon vino davanti alle smorfie di dolore dell’avversario. Ora per prendere la ruota altrui si adopera una tecnica infallibile, pagando qualcuno che lo fa direttamente dal baule dell’auto: perché aspettare?
 
Salto di catena: dicasi quando la catena di contrae e schizza velocemente sul polso del vicino durante la volata. Questa catena è ovviamente ben mimetizzata della divisa da corsa a guisa di un tatuaggio e viene liberata con un comando vocale all’ultimo chilometro.
Credito foto: www.decathlon.it - http://www.pinarello.com/
Credito foto homepage: Archivio Sport Service
Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7