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PROMOSSI & BOCCIATI
di CicloZeman
Facciamo il consuntivo delle tre settimane di gara al Giro d’Italia vedendo quali squadre hanno convinto e quali invece hanno interpretato una corsa rosa molto pallida.
 
AG2R LA MONDIALE (FRA): 4
Al di là di qualche presenza nelle fughe a lunga gittata, la squadra francese ha fatto da comparsa, non tenendo fede al suo prestigio. Una vera delusione.
 
ANDRONI GIOCATTOLI SIDERMEC (ITA): 6
Partita senza grandi aspettative, la formazione italiana ha sempre movimentato le prime fasi delle corse mettendo anche in evidenza buoni interpreti come Masnada e Cattaneo (6 per entrambi). Promossa.
 
ASTANA PRO TEAM (KAZ): 7,5
Alla fine Vinokourov ha avuto ragione a credere in Lopez (8) (sotto nella foto) , uscito fuori alla distanza dopo un inizio difficile. Tutta la squadra ha funzionato bene, attenzione anche a Bilbao de Armentia (7), sempre nella Top 10.
BAHRAIN MERIDA (BRN): 7
Il 5° posto di Pozzovivo (8) è una perla in un Giro italiano che ha confermato le difficoltà del nostro ciclismo. Bene anche Mohoric (7,5) in una squadra confermatasi molto equilibrata.
 
BARDIANI CSF (ITA): 6
Doveva cercare di mettersi in luce puntando magari a qualche successo di tappa. Non è arrivato, ma i segnali positivi arrivano da Giulio Ciccone (7), uno dei pochi giovani su cui puntare per il futuro.
 
BMC RACING TEAM (USA): 6,5
Il team americano puntava tutto su Rohan Dennis (6,5) che il suo l’ha fatto, cogliendo la vittoria nella cronometro di Rovereto, vestendo la rosa e viaggiando a lungo nella Top 10 prima di cedere sulle grandi montagne.
 
BORA HANSGROHE (GER): 7,5
Orfana del campione del mondo Sagan, la squadra tedesca torna a casa con tre tappe grazie all’irlandese Bennett (8) e con due presenze nella Top 10 con Konrad (7,5) e Formolo (7), regolare anche se ancora acerbo.
 
GROUPAMA FDJ (FRA): 5
Si puntava tutto su Pinot (6) e a lungo il francese ha cullato il sogno del podio, salvo poi affondare a Cervinia fino al ritiro. A Bardonecchia ha forse speso troppo nell’inseguimento a Froome insieme al gregario Reichenbach.
 
ISRAEL CYCLING ACADEMY (ISR): 5
Una presenza quella del team israeliano obbligata dal contributo delle prime tre tappe nel Paese mediorientale. Sulla carta la squadra non era neanche malaccio, ma si è vista pochissimo.
 
LOTTO SOUDAL (BEL): 6,5
Il team puntava tutto su Tom Wellens (6,5), uscito in grande spolvero dalle classiche di primavera e il belga non ha mancato di fare centro con una bella azione a Caltagirone. Mancava però un corridore da classifica.
 
MITCHELTON SCOTT (AUS): 7,5
Per molti giorni ha cullato il sogno della vittoria con Yates (8) andato però spegnendosi nell’ultima settimana. 5 vittorie di tappa sono un bottino sontuoso, è mancato Chaves (5) che poteva essere di valido aiuto al britannico.
 
MOVISTAR TEAM (ESP): 7
Priva dei suoi capitani, la squadra iberica ha rivelato il talento del giovane ecuadoriano Carapaz (8), nome nuovo del ciclismo internazionale, scalatore sopraffino. Sotto le attese Betancur (5,5), capitano alla vigilia.
 
QUICK STEP FLOORS (BEL): 8,5
Non c’era il corridore da classifica come sempre accade per la squadra belga, ma 5 successi di tappa sono un bottino eccezionale e con Schachmann (7,5) ha detto la sua anche nelle tappe difficili.
 
TEAM DIMENSION DATA (RSA): 5
Altra presenza quasi impercettibile, la formazione sudafricana non ha trovato spazi nel lungo percorso del Giro. Il migliore è stato l’americano King, 44° il che la dice tutta del peso specifico del team.
 
TEAM EF EDUCATION FIRST DRAPAC P/B CANNONDALE (USA): 6
Per oltre metà Giro, la squadra americana ha sognato di portare un suo uomo nella parte alta di classifica con il canadese Woods (6), secondo a Liegi, andato però spegnendosi sulle grandi montagne.
 
TEAM KATUSHA ALPECIN (SUI): 6
Sinceramente la squadra elvetica di matrice russa era attesa a qualcosa di più, magari nella ricerca di uno squillo estemporaneo. Discreta prova per il portoghese Gonçalves (6), finito 14° ma senza incidere in montagna.
 
TEAM LOTTO NL-JUMBO (NED): 7
Partita senza grandi clamori, la formazione olandese ha trovato una vittoria di tappa con Battaglin (7) e un ottavo posto finale con il neozelandese Bennett (7). Non si poteva chiedere di più.
 
TEAM SKY (GBR): 9 (nella foto della homepage)
E’ senza dubbio la squadra più forte per i grandi Giri. Verso Bardonecchia ha compiuto un capolavoro, con un ritmo folle nella prima parte per poi lanciare Froome (9) verso il Grande Ribaltamento. Una macchina da guerra.
 
TEAM SUNWEB (GER): 7
Se lo scorso anno Dumoulin (7) aveva vinto il Giro da solo, questa volta la squadra lo ha supportato molto di più, per questo l’olandese ha convinto meno. Bella prova anche per Oomen (7,5), gregario di qualità.
 
TREK SEGAFREDO (USA): 6
Un Giro senza lode e senza infamia quello della squadra americana con Brambilla (6) finito 18° ma che aveva dato l’idea di poter ottenere di più, anche a livello di singola tappa.
 
UAE TEAM EMIRATES (UAE): 5
Un’edizione da dimenticare per la squadra figlia dell’italiana Lampre, che ha puntato tutto su Aru (4) mai in condizione fino al ritiro anticipato (anzi giunto forse in ritardo viste le condizioni). C’è qualcosa da rivedere.
 
WILIER TRIESTINA SELLE ITALIA (ITA): 5
La formazione italiana, che pure si sta mettendo in luce per il buon lavoro con i giovani, è stata molto passiva in un’occasione nella quale invece ci si attendeva qualche iniziativa, anche fuori dagli schemi.
Credito foto: http://www.astanaproteam.kz/index.php

Credito foto homepage: www.facebook.com/TeamSky

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