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NOVE MESTO, CHE BRAVA LA TOVO!
di Gabriele Gentili
La tappa di Nove Mesto era da molti biker ritenuta l’evento principale della primavera internazionale. La prova ceka ha offerto come sempre grande spettacolo su un percorso che rispecchia fedelmente la Mtb moderna, con salite brevi, terreno sempre molto tecnico che mette alla prova la capacità di guida e ritmi vertiginosi. Il percorso a lungo andare ha fratto emergere le gerarchie del momento confermando innanzitutto come Nino Schurter (sotto nella foto in volata) sia l’incontrastato re, ma come dietro di lui la lotta sia apertissima per il ruolo di “delfino”.
Nella prova ceka l’elvetico ha faticato non poco, mantenendo sempre l’iniziativa come è solito fare. In tanti hanno provato a tenergli testa, primo fra tutti Mathieu Van Der Poel, l’olandese campione di ciclocross che sembra aver bisogno solo di un po’ di fortuna, anche a Nove Mesto la sua gara si è conclusa anzitempo. Quando l’olandese, impattando contro un albero, è stato costretto a mollare, Schurter ha preferito rallentare e farsi riprendere dal connazionale Lars Forster, ma poco distanti viaggiavano l’altro elvetico Florian Vogel, i francesi Maxime Marotte e Titouan Carod e il neozelandese Anton Cooper e proprio quest’ultimo è stato quello che gli ha dato più filo da torcere, tenendo il suo ritmo fino alla fine costringendo Schurter a una volata rischiosissima risolta solo con un colpo di reni. Anche Marotte è rimasto in corsa per il successo fin quasi alla fine, chiudendo a 8”. Gli italiani nel complesso se la sono cavata discretamente: il migliore è stato Andrea Tiberi (Focus Selle Italia) 15° a 1’55” appena davanti a Marco Aurelio Fontana (Bianchi Countervail) a 2’10” dopo aver viaggiato a, lungo nelle prime 10 piazze. Segnali di ripresa anche da Gerhard Kerschbaumer (Torpado Sudtirol) 20° a 2’19”.

A proposito di italiani, la protagonista assoluta del weekend ceko è stata Marika Tovo (nella foto della homepage), la 19enne vicentina che a Nove Mesto ha compiuto un vero capolavoro, lottando da pari a pari con la campionessa del mondo Sina Frei (SUI) e Malene Degn (DEN) vincitrice della prima prova a Stellenbosch (RSA). L’azzurra è stata protagonista nel terzo giro, riagganciando le due fuggitive insieme alla tedesca Eibl e prendendo addirittura l’iniziativa. L’azzurra del Team Rudy Project, che ricordiamo è al suo primo anno di categoria, ha ceduto solo di poco nel finale finendo terza a 19” dalla coppia del Ghost Factory Racing con la Frei prima sulla Degn. Fantastica prova anche per la compagna di colori della Tovo, Giorgia Marchet settimana a 2’29” mentre Martina Berta (Kmc Ekoi Suntour) era partita fortissimo tenendo testa alle prime, ma una foratura ha dato il via a una serie di problemi meccanici che l’hanno relegata al 21° posto a 6’06”. Meglio Chiara Teocchi (Bianchi Countervail) 12esima a 4’30”.

Nella categoria U23 stiamo recitando ruoli da protagonisti, non altrettanto fra le elite, dove la superiorità delle straniere è schiacciante. Anche questa prova si è conclusa in volata e ancora una volta a festeggiare è la danese della Specialized Annika Langvad, al terzo successo consecutivo, che ha avuto la meglio sulla svizzera Jolanda Neff dopo un duello protrattosi per tutta la gara. Terza posizione per la francese Pauline Ferrand Prevot (Canyon) unica a contenere il distacco sotto il minuto. Fra gli Under 23 storica prima vittoria di un corridore rumeno, Vlad Dascalu (Brujula Bike) al comando sin dall’inizio per vincere con 21” sullo svizzero della Bmc Filippo Colombo, terzo il sudafricano Alan Hatherly a 24”. Per trovare il primo italiano bisogna scendere al 22° posto con Alessandro Naspi a 3’32”.
Credito foto: www.scott-sports.com
Credito foto homepage: https://www.facebook.com/TeamRudyProject/
Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7