Se il World Tour con la sua rigida struttura attira la maggior parte dei ciclisti di vertice, il vasto monto dei team Continental è fondamentale per garantire lo sviluppo regolare della stagione. Nel complesso i team Continental sono ben 27, di cui 6 new entry. In questo panorama non sono pochi quelli italiani, che andranno ad arricchire e dare sostanza alle tante prove del calendario tricolore.
L’Androni Giocattoli, ad esempio, prosegue nella sua politica di costruire talenti chiamati poi a fare il salto di qualità, ultimo caso quello del colombiano Egan Bernal andato al Team Sky. La formazione di patron Savio continua ad essere un buon mix di giovani italiani e sudamericani, che certamente al Giro sapranno farsi valere. Belletti, Chirico e Bisolti sono i neoacquisti, pronti a sfruttare l’occasione.
Vincenzo Albanese è certamente l’uomo di punta della Bardiani CSF (nella foto della homepage) : in luce all’ultimo Giro d’Italia, punta azzurra ai Mondiali Under 23, il 2018 potrebbe essere l’anno della sua consacrazione tornando alla corsa rosa. Tanti sono gli italiani che possono mettersi in luce, come il neopro Daniel Savini, Lorenzo Rota, Andrea Guardini spesso in evidenza nelle classiche italiane.
Per la Nippo Vini Fantini il discorso è più complicato: la mancata chiamata per il Giro, per il secondo anno consecutivo, ha scatenato forti polemiche impedendo di fatto a Damiano Cunego di chiuder degnamente la carriera. L’approdo dei fratelli Damiano e Imerio Cima è un punto importante per il ciclismo italiano perché soprattutto il secondo ha mostrato qualità non comuni, ma dove potranno essere messe in luce?