Email not displaying correctly? View it in your browser
RITORNA ALLA NEWSLETTER
OLANDA PADRONA AL FIANDRE FEMMINILE
di CicloZeman
La prima considerazione che traspare dal Giro delle Fiandre al femminile, tappa dell’Uci World Tour, è il predominio netto del ciclismo olandese nell’ambito del gentil sesso: podio tutto arancione e 5 olandesi fra le prime 7 sono la testimonianza di una padronanza del settore che per molti versi ricorda quella africana nel mondo del podismo sulle lunghe distanze. L’Olanda vanta una lunga tradizione nel ciclismo femminile che si radica in una filosofia di vita, con la bicicletta vista prima di tutto come mezzo di spostamento e compagna della vita quotidiana prima ancora che indirizzo sportivo. Ci si abitua ad andare in bici dall’infanzia e lo sviluppo agonistico va di pari passo per uomini e donne. La concorrenza c’è, ma quanto visto in Belgio dà l’esatta dimensione dello strapotere olandese, con molte campionesse che si possono dare il cambio ai vertici. La gara belga ha riportato in auge il nome della campionessa olimpica, Anna Van Der Breggen (nella foto della homepage), autrice di un fantastico attacco a 30 km dalla conclusione che le ha permesso di fare il vuoto scavando un solco in pochissimo tempo sulle avversarie, incapaci di trovare un accordo per inseguirla.

La capitana della Boels Dolmans ha sfruttato al meglio il lavoro della squadra, confermatasi nettamente superiore alle altre tanto da poter lavorare anche per la volata valida per il secondo posto, andata a Amy Pieters (sotto nella foto) davanti alla terza olandese, Annemiek Van Vleuten della Mitchelton Scott. Quarto posto per la sudafricana Ashleigh Moolman-Pasio, protagonista di una gara tutta d’attacco e che ora si proietta con grandi ambizioni verso la prova di Gold Coast (AUS) che assegnerà le medaglie dei Giochi del Commonwealth. Quinta ancora un’olandese, la campionessa del mondo Chantal Blaak che ha dato l’impressione di avere nelle gambe la sparata vincente, ma che si è sacrificata per la Van Der Breggen.
E le italiane? Va detto che il Giro delle Fiandre non le ha viste grandi protagoniste, schiacciate da un tipo di corsa che raramente si è adattato alle loro caratteristiche. Ancora una volta la migliore è stata Marta Bastianelli, il cui 13° posto finale a 1’48” dalla vincitrice conferma come la sua rinnovata dimensione internazionale non sia casuale. La portacolori della Alé Cipollini si sta dimostrando la più duttile, capace di rimanere a galla anche sui percorsi più duri tenendo sempre in conto le sue qualità di velocista. Ci saranno prove più adatte alle sue caratteristiche per impinguare un bottino stagionale già decisamente in attivo.
Credito foto: http://www.cyclingnews.com/

Credito foto homepage: http://www.cyclingnews.com/

Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7