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VIVIANI, IL GRANDE "IPNOTIZZATORE"
di CicloZeman
Il Campionato Italiano di Darfo Boario Terme premia quello che è al momento l’uomo più in forma del ciclismo italiano. Quel che stupisce della vittoria di Elia Viviani (all'arrivo nella foto della homepage) è il fatto che sia arrivata su un percorso che certamente non era adatto alle sue caratteristiche, con tanti strappi e un disegno fatto apposta per creare selezione. Il velocista della Quick Step Floors, pur senza molti compagni di squadra, ha affrontato la gara alla garibaldina, andando in fuga con atleti come Visconti, Pozzovivo, De Marchi, molto più avvezzi di lui a quel tipo di tracciati, ma non è rimasto passivo, anzi. La sua autorità in corsa ha quasi demolito gli avversari psicologicamente prima ancora che dal punto di vista del risultato. Nel finale gli attacchi di Visconti e ancor di più di Pozzovivo appena la strada si rizzava sotto le ruote non hanno convinto, Viviani teneva senza grandi difficoltà proprio perché li aveva smontati dal punto di vista della strategia, sapendo gli avversari che dovevano obbligatoriamente staccarlo per poter vincere.

Viviani con la maglia tricolore addosso è un’immagine vincente per tutto il ciclismo italiano: dopo l’argento dello scorso anno, Cassani gli vuole affidare le chiavi della nazionale anche per l’Europeo 2018 di Glasgow, per offrirgli l’occasione della rivincita dopo l’argento per pochi centimetri di Herning dietro a quel vecchio marpione di Kristoff, ma ci sono alcune incognite: intanto manca un mese che Viviani dedicherà a un periodo di preparazione in altura a Livigno per poi affrontare la classica di Londra del World Tour il 29 luglio come prova generale per Glasgow, ma ancor di più fa pensare il suo intento di abbinare la strada con la prova dell’omnium in pista, il suo grande ritorno nella specialità che lo vede campione olimpico. L’idea è intrigante, ma rischia di inficiare le sue possibilità su strada oltretutto affrontando una specialità che da un po’ di tempo gli è desueta! E’ notorio il suo proposito di difendere l’oro olimpico a Tokyo 2020, ma forse l’idea va programmata più in prospettiva.
 
Passando agli altri, Pozzovivo è sempre più commovente, immagine di un modo di essere ciclista comune nel secolo scorso, all’epoca di Merckx e Gimondi quando si correva sempre, ma non ora. Dopo un grande Giro d’Italia chiuso al quinto posto, si appresta ad affrontare il Tour per essere al servizio di Nibali nelle grandi salite e da quel che si è visto, sarà utilissimo come sempre. Certo, a Darfo Boario Terme con Visconti poteva gestire la corsa un po’ meglio, ma come detto i due si sono fatti ipnotizzare da Viviani proprio sul loro terreno preferito, la salita. Fra gli altri è piaciuto Daniel Oss, pronto a correre il Tour agli ordini di Peter Sagan con il sogno di poter recitare un ruolo da protagonista nella tappa di Roubaix.

I CAMPIONI ITALIANI 2018
Professionisti: Elia Viviani (Quick Step Floors)
Uomini Under 23: Edoardo Affini (Seg Racing Academy)
Uomini Junior: Samuele Rubino (Team LVF)
Donne Elite: Marta Cavalli (Valcar Pbm)
Donne Junior: Vittoria Guazzini (Team Zhiraf Guerciotti) (sotto al centro nella foto)
Credito foto: www.facebook.com/zhirafguerciottiselleitalia/
Credito foto homepage: bettini_photo_per_campionati-italiani-ciclismo.it/
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