L’impresa di Chris Froome al Giro d’Italia ha riportato in auge la categoria dei “collezionisti di grandi Giri”: un club ristretto, considerando che solo in 7 sono riusciti nella grande impresa, ma nessuno nello stesso anno e quasi sicuramente pensare a qualcosa del genere è improponibile, nessuno ci ha mai provato considerando i grandi sforzi che tali prove richiedono. Anche ora che la distanza fra una corsa e l’altra supera il mese, mentre fino al secolo scorso la Vuelta finiva appena una settimana prima del via del Giro d’Italia. Per questo le doppiette Vuelta-Giro hanno un sapore particolare: a riuscirci sono stati in 3, ma solo due con la formula vecchia, Eddy Merckx nel 1973 e Giovanni Battaglin nel 1981, mentre Alberto Contador l’ha effettuata nel 2008 quando la corsa di casa era già in autunno.

Froome però qualcosa di storico l’ha stabilita (sempre che la vicenda del doping allo stanozolol non lo privi delle vittorie dalla Vuelta in poi...): il britannico ha centrato le tre vittorie nell’arco di 12 mesi temporali, Tour e Vuelta nel 2017 e Giro nel 2018. Ora punta al quarto successo consecutivo per eguagliare Merckx (nella foto della homepage), che vinse Giro e Tour nel 1972 e Vuelta e Giro l’anno dopo. Tornando ai “magnifici sette”, fra loro ci sono anche due italiani: Felice Gimondi (nella foto della homepage), che ha portato a casa tre Giri più un Tour e una Vuelta completando la tripletta già a 25 anni e Vincenzo Nibali, primo due volte al Giro più la conquista della Vuelta nel 2010 e del Tour nel 2014.