Email not displaying correctly? View it in your browser
RITORNA ALLA NEWSLETTER
UN MONDIALE AZZURRO TENUE
di Gabriele Gentili
Valkenburg non ha portato fortuna al ciclocross italiano che torna dalla rassegna mondiale senza medaglie, come capita da ormai troppi anni. Non si può parlare di un Mondiale completamente deludente, i segnali positivi ci sono stati esattamente com’era avvenuto lo scorso anno, quando pure avevamo parlato in termini favorevoli della situazione del movimento. E’ chiaro però che l’analisi della prova olandese non può prescindere da un riscontro carente in termini di medaglie ma ancor più dalla sensazione che ci sia molto da lavorare su come impostare alcune gare, soprattutto in presenza di condizioni tecniche diverse da quelle a cui siamo abituati.

La prova di Eva Lechner è sintomatica in tal senso: l’altoatesina si è presentata all’appuntamento iridato in grandissima forma e con la voglia di spaccare il mondo dopo due annate di luce affievolita da tante delusioni. Si è capito subito però che le sue possibilità di medaglia erano drasticamente ridotte da un percorso intriso di fango, che unito alle eccezionali difficoltà tecniche messe in piedi dagli organizzatori olandesi hanno reso la gara quasi impossibile. Insomma, le condizioni contrarie a quelle che la Lechner preferisce: l’altoatesina ci ha provato, all’inizio ha seguito il ritmo della lussemburghese Majerus che aveva provato a scompaginare le carte, ma presto è stata ripresa dalle altre sparendo dalla lotta per il podio e a conti fatti il suo settimo posto resta un risultato più che apprezzabile, perché la Lechner non si è arresa, ha continuato a spingere fin che poteva. Il piazzamento della Arzuffi, mai realmente in gara, è una conferma in più che in condizioni simili le italiane soffrono e su questo bisogna ragionare. Bravissima la Casasola, sesta fra le Under 23 al suo primo anno di categoria, ben oltre le previsioni, mentre la Teocchi ha confermato di non riuscire ad emergere in questa fase della stagione a dispetto di quanto avviene a novembre.
 
La palma di migliore della spedizione italiana spetta sicuramente a Gioele Bertolini (sotto nella foto): potrà sembrare strano dirlo per un atleta che ha vinto già titoli italiani elite pur essendo al suo primo anno di categoria e che è campione europeo Under 23 di Mtb, ma quella di Valkenburg è stata la sua più bella gara. Unico capace di inserirsi nell’eterna lotta fra belgi e olandesi, Bertolini torna a casa con un sesto posto che sa di investitura internazionale, testimonianza di un talento cristallino che può rinverdire i fasti di Pontoni e Bramati, come lui capaci di emergere sia nel ciclocross che nella Mtb ed ora è tanta la curiosità per vederlo all’opera nella stagione di cross country, dove può davvero ottenere tanto e proiettarsi anche verso una possibile convocazione olimpica.

Un discorso simile può essere fatto per Jakob Dorigoni, che corona una stagione sui prati sempre in prima linea con una Top 10 nella prova Under 23 che deve proiettarlo con vigore verso l’annata di Mtb dove dovrà prendere le misure. Quel che è certo è che l’inverno del ciclocross fornisce nuove indicazioni al cittì azzurro Mirko Celestino verso un 2018 ricco di eventi nella Mtb e dove si comincia ad annusare profumo olimpico, ma senza dimenticare che nel ciclocross dobbiamo ancora lavorare per riportare il settore ai livelli cui eravamo abituati.
I PIAZZAMENTI DEGLI ITALIANI

Uomini
Elite: 6 Gioele Bertolini a 4’42”; 29 Marco Aurelio Fontana a 2 giri; 30 Daniele Braidot a 2 giri, rit. Luca Braidot
Under 23: 8 Jakob Dorigoni a 2’56”; 21 Stefano Sala a 4’32”; 32 Daniel Smarzaro a 6’45”; 33 Matteo Vidoni a 7’04”; 43 Antonio Folcarelli a 9’19”
Junior: 26 Filippo Fontana a 3’04”; 27 Federico Ceolin a 3’48”; 56 Tommaso Dalla Valle a 6’39”; 60 Davide Toneatti a 7’44”; rit. Leonardo Cover

Donne
Elite: 7 Eva Lechner a 1’48”; 16 Alice Maria Arzuffi a 3’35”
Under 23: 6 Sara Casasola a 1’40”; 11 Francesca Baroni a 2’51”; 13 Silvia Persico a 3’09”; 15 Rebecca Gariboldi a 3’33”; 19 Chiara Teocchi a 4’59”
Credito foto: michele_mondini_per_federciclismo.it
Credito foto homepage: michele_mondini_per_federciclismo.it
Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7