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SU STRADA È GIÀ BATTAGLIA
di CicloZeman
Sono lontani i tempi in cui gennaio veniva dedicato ai raduni prestagionali e si cominciava a gareggiare nell’imminenza della Milano-Sanremo, ormai la stagione del ciclismo non ha soste e già nelle prime settimane di gare sono stati tanti i big messisi in vista, anche se tutti annunciano di avere programmi puntati su obiettivi lontani nel tempo. Sarà anche vero, ma gennaio e la prima settimana di febbraio hanno già detto molto.

Chi ha subito fatto vedere di avere ancora tantissima fame di vittorie è Alejandro Valverde (sotto nella foto), per il quale il tempo sembra non passare. Alla Volta a la Comunitat Valenciana lo spagnolo ha subito messo l’accento sulla sua stagione conquistando la classifica generale dopo due vittorie di tappa, mettendo in fila molti specialisti delle gare a tappe. Il messaggio è chiaro, l’iberico sta preparando al meglio la campagna del Nord dove vuole rimpinguare il suo bottino in classiche come Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi, che si sposano benissimo alle sue caratteristiche.
Lo stesso dicasi per il colombiano Esteban Chavez, da molti annunciato come l’uomo nuovo per i grandi Giri, che conquista l’Herald Sun Tour in Australia con un bellissimo acuto nella tappa di montagna, come a dire che al momento buono si farà trovare pronto.
 
La lunghezza della stagione è dimostrata anche dal fatto che già due prove del World Tour sono andate in archivio, nella lontana Australia. Il Tour Down Under, prova a tappe ha premiato il sudafricano Daryl Impey della Mitchelton, squadra che nel primo mese ha mostrato grandi qualità cogliendo addirittura la tripletta all’Herald Sun Tour dietro il suo capitano Chaves. Impey si è messo alle spalle per somma di punti anche uno specialista puro come l’australiano Richie Porte mentre molto bene si è disimpegnato Diego Ulissi, finito 4° a 20”, stesso distacco del colombiano Egan Bernal, che in attesa di chiarimenti sulla situazione disciplinare di Chris Froome si è caricato sulle spalle la responsabilità di guidare il Team Sky. Nella Cadel Evans Great Ocean Race, gara in linea, vittoria invece per l’australiano della Bora Hansgrohe Jay McCarthy che in volata ha beffato il nostro Elia Viviani.

Parlando dell’olimpionico apriamo così il capitolo riguardante i velocisti, che con la Sanremo fra 1 mese e mezzo sono chiamati a rincorrere subito la condizione per farsi trovare pronti alla Classicissima. Le prime avvisaglie dicono che sono già tutti in condizioni più che buone: Viviani ha colto anche una vittoria di tappa al Tour Down Under dove però è stato il tedesco André Greipel a impressionare con due successi, mentre l’iridato Peter Sagan ha subito assaggiato il sapore del successo. Chi va tenuto sotto controllo è l’indomito John Degenkolb, il tedesco della Trek Segafredo subito a segno due volte in classiche spagnole, ma anche il colombiano Gaviria, alter ego di Viviani, ha centrato la vittoria alla Vuelta a San Juan (ARG).

Tornando agli italiani, segnali più che positivi sono arrivati da Giacomo Nizzolo, atteso alla stagione della sua consacrazione e subito vittorioso in Argentina e da Filippo Ganna, il campione del cronometro primo in una tappa della Vuelta a San Juan dove ha chiuso terzo nella generale. Considerando che la sua preparazione è mirata ai Mondiali su pista d’inizio marzo, le prospettive sono più che positive. Un cenno a parte merita Rinaldo Nocentini, che a 41 anni ha ancora voglia di sudare e che alla Tropicale Amissa Bongo in Gabon ha colto due vittorie di tappa nella corsa vinta dal ruandese Joseph Arebuya, che nel primo mese si è portato a casa anche il Tour de l’Espoir in Camerun. Certo, non è il ciclismo d’altissimo livello ma è la conferma dei segnali già arrivati, che anche nel Continente Nero stanno emergendo talenti sulle due ruote da tenere in considerazione.
Credito foto: http://www.cyclingnews.com/
Credito foto homepage: vitesseonline.it
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