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LA STRADE BIANCHE DELLE GRANDI SORPRESE
di CicloZeman
La settimana a cavallo fra febbraio e marzo è stata caratterizzata dalla Strade Bianche, prima grande classica italiana inserita nel World Tour. Una prova che, più che in passato, ha tenuto fede alla sua tradizione “eroica”, prendendo spunto dalla prova cicloturistica dalla quale discende e che riporta al ciclismo anteguerra. Una gara epica, tra pioggia, freddo e fango, che alla resa dei conti ha offerto non solo un vincitore totalmente inaspettato come il belga della Lotto Soudal Tiesj Benoot (nella foto della homepage), al suo primo successo tra i pro, ma anche tanti segnali importanti per lo sviluppo della primavera sui pedali, alcuni quasi inattesi. La vittoria di Benoot stupisce e merita ogni riguardo, oltretutto conquistata di forza con un’azione solitaria andando a riprendere prima e poi a staccare i due fuggitivi Romain Bardet (Fra-AG2R La Mondiale) finito a 39” e soprattutto il suo connazionale Wout Van Aert (Veranda’s Willems) giunto a 58” e che altri non è se non il campione del mondo di ciclocross. Si dirà che il percorso si addiceva alle sue caratteristiche, che il clima le ha esaltate, ma bisogna tenere conto della profonda diversità delle due discipline, visto che su strada è necessaria una resistenza che non fa parte normalmente del bagaglio di un ciclocrossista. Lo vedremo ancora all’opera? Chissà, certo potrebbe essere un brutto cliente per le Classiche del Nord, Fiandre e Roubaix in particolare seguendo le orme dell’altro ciclocrossista Zdenek Stybar, non per niente nella Top 10 della classica senese.
 
A Siena si è messo in luce anche il re delle classiche, lo spagnolo Alejandro Valverde, ma in maniera inusuale, perché il campione della Movistar ha corso alla garibaldina, intrufolandosi nella fuga iniziale per poi restare sempre nelle prime piazze fino a terminare quarto a 1’25”, sicuramente rammaricato per il successo mancato ma conscio di avere una condizione di forma che non può non essere tenuta in considerazione per la prossima Sanremo in primis. Quinto il primo italiano, Giovanni Visconti giunto a 1’27” e protagonista anche il giorno dopo al GP Industria e Artigianato a Larciano. In attesa della miglior condizione per Nibali, che pensa soprattutto alla Liegi, Visconti potrebbe essere il capitano della Bahrain Merida per la Classicissima, su un percorso dove si è già spesso messo in evidenza.
Credito foto: http://www.strade-bianche.it/
Credito foto homepage: http://www.cyclingnews.com/
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