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CLASSICI ADATTATI
di Enrico Monti
BUONO COME IL PANE. Vista al femminile in un mondo ancora maschilista come il nostro è veramente una banalità. Ma se la giriamo al maschile? Ci siamo mai chiesti che figura facciamo davanti alle signore e signorine nelle nostre tute aereospaziali? E sì, perché quando il capitano ci chiede a settembre la taglia della divisa per l’anno che viene noi siamo sempre sicuri: almeno due taglie in meno rispetto al dovuto. In testa la dieta ferrea che ci farà sdoganare il peso forma che raggiungiamo da 30 anni per una massa magra che neanche Froome... ma siamo così. E la tragedia si compie all’indomani dell’arrivo della nuova divisa. Ci mettiamo in un angolo della casa per non sentire risuonare la enorme risata della nostra moglie o compagna, a fatica infiliamo le braccia nei buchi delle gambe. Ahinoi quale ottimismo abbiamo sfoggiato! Alla faccia delle stagnate di torte natalizie e delle sforchettate galattiche pre Capodanno. Come fare ora il miracolo? Neanche la famosa dieta Higuain potrà avere successo e dobbiamo imparare a dire...
…PANE PANE E VINO AL VINO. Basta con illusioni fallaci e convinzioni che terminano dopo due metri. Garnadoni siamo e garnadoni restiamo. Buoni tutt’al più a succhiare come calabroni una ruota in leggera discesa con vento a favore. Al diavolo sogni di gloria, il nostro amico-nemico anche quest’anno ci svernicerà appena la strada sale, con 20 chili in meno è come una corsa tra il Gorilla Lilla e una lepre. 
Però in discesa possiamo far finalmente valere la nostra prestanza fisica, la bici sotto il peso dei nostri muscoli addominali geme e si snerva come una frusta ma tiene, lo passiamo all’interno come Marquez passa Valentino, in una traiettoria resa possibile solo dallo schiacciamento della ruota sull’asfalto dal nostro peso. In definitiva qui noi possiamo…
…GUADAGNARCI IL PANE. E guardate che non è banale per chi è stato costruito dalla natura per fare bob o immersione subacquea. Quando vedete un corazziere ansimare sulla salita abbiate stima e ammirazione per le tante ore di allenamento che simili atleti si sobbarcano anche solo per starvi a ruota nei falso piani. In definitiva anche Petacchi o Cipollini si staccavano sulla Cipressa se qualcuno apriva il gas, salvo poi rientrare alla grande appena la gravità si spostava lasciando il posto alla pura potenza. Ecco, la potenza. Dobbiamo lavorare su questa, trasformare i nostri 200 w di picco x 90 di peso in potenza. Non è poi difficile, è impossibile, sarebbe più facile trasformare Godzilla in un ramarro. Rassegniamoci, la bici è anche altro, specie quella a pedalata assistita con motore nascosto nel piantone… sai che soddisfazioni?
Credito foto: pixabay.com/it/users/aureliofoxrj-854879/
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