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SCHURTER PIU' FORTE DELL'ALTURA
di Gabriele Gentili
E’ stata una ripresa densa di spunti quella della Coppa del Mondo di cross country, che per la terza volta ha fatto tappa in alta montagna, a Vallnord (AND) e l’altitudine ha sicuramente influito sul rendimento di molti corridori. Singolare quanto è occorso a Ondrej Cink (Kross), il corridore ceko che approfittando di una dauta di Nino Schurter (all'arrivo sopra nella foto e in azione nella homepage), il campionissimo della Scott, è andato in fuga insieme al brasiliano della Cannondale Henrique Avancini. Cink, tornato alla Mtb dopo un’esperienza fugace tra i pro alla Bahrain Merida, aveva debellato anche la resistenza del carioca, ma quando da dietro sono rinvenuti su di lui Schurter, Mathias Fluckiger e lo stesso Avancini, si è dovuto fermare improvvisamente per problemi al cuore. Cink è ripartito dopo un po’ riuscendo nel finale a riagguantare la Top 10, ma da come andavano le cose poteva ambire a ben altro. Intanto davanti la lotta si è infiammata e il primo a cedere è stato Avancini, in salita Fluckiger (Thomus RN Swiss Bike) ha provato a staccare il connazionale in salita, ma Schurter è rimasto incollato e prima dell’arrivo ha guadagnato una manciata di metri utile per evitare la volata e tornare sul gradino più alto del podio in 1h19’34” con 2” sul rivale, già primo ad Albstadt e 12” su Avancini. Ottimo quarto l’azzurro Gerhard Kerschbaumer, primo lo scorso anno, che ha chiuso a 27” replicando così il piazzamento di due giorni prima nello short track. Tra gli altri italiani buona la prova di Nadir Colledani (Bianchi Countervail) 16° a 2’00” dopo essere stato a lungo in lotta per le prime 10 piazze.
 
Quella femminile è stata la gara delle sorprese, con nomi nuovi a emergere su un percorso molto selettivo. L’altura ha fatto un brutto scherzo alla dominatrice di Coppa, l’iridata americana Kate Courtney, sempre lontana dalle prime piazze. Dopo i primi due giri ha invece preso l’iniziativa l’olandese Anne Terpstra (Ghost Factory) (sul podio al centro sotto nella foto) inseguita dalle due grandi rivali Jolanda Neff (SUI-Trek) e Pauline Ferrand Prevot (FRA-Canyon), andata però quest’ultima lentamente spegnendosi. La Neff dopo un lungo inseguimento ha riagguantato la Terpstra all’inizio dell’ultimo giro, ma lo sforzo l’ha pagato nel corso della tornata con l’olandese che andava così a conquistare la prima vittoria per il suo Paese in Coppa. Seconda la Neff a 38”, terza dopo una bella rimonta l’ucraina Yana Belomoina (CST Sandd Bafang Mtb) a 51” ma è a seguire che si notano due autentiche sorprese come la messicana Daniela Campuzano, ben conosciuta dalle nostre parti per la sua lunga attività in Trentino, a 58” e l’olimpionica svedese Jenny Rissveds, tornata dopo tre anni a un grande risultato, a 1’03”. Per l’Italia buona prima parte di gara per Eva Lechner (Torpado Sudtirol) rimasta nelle prime 10 posizioni ma poi lentamente retrocessa fino al 18° posto a 3’38”.
I risultati migliori in chiave italiana sono arrivati dalla prova femminile Under 23, dove si è rivista ai vertici l’ex iridata junior Martina Berta (Torpado Ursus) che ha saggiamente amministrato procedendo sul suo ritmo senza inseguire la tedesca Ronja Eibl (Corendon Circus) prima con 52” sulla britannica Evie Richards (Trek), mentre la Berta ha chiuso a 1’21”. Nelle prime 10 anche Greta Seiwald a 4’24” e Giorgia Marchet a 4’48”. Fra i pari età si conferma leader generazionale il rumeno Vlad Dascalu (Team Brujula) che vive in Spagna e quest’anno aveva già trionfato a Nove Mesto. Seconda piazza per l’0iberico Jofre Cullell Estape (Megamo) a 45”, terza per lo svizzero Filippo Colombo (BMC) a 1’32”. Buona prova per l’azzurro Gioele De Cosmo, 11° a 3’08” immediatamente davanti a Simone Avondetto a 3’17”. Nel prossimo fine settimana rivincita per tutti a Les Gets (FRA).
Credito foto: jochen_haar_per_scott-sports.com -  facebook.com/UCIMountainbike/
Credito foto homepage: matt_delorme_&_sven_martin_per_sram.com
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