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ULISSI, UNA VITTORIA PER UNA GRANDE ESTATE
di CicloZeman
Il lento cammino di avvicinamento al Tour de France, oltre all’inizio del Giro del Delfinato del quale ci occuperemo nel dettaglio la prossima settimana, era incentrato sul Giro del Lussemburgo, altra gara a tappe che pur essendo classificata Hors Categorie vedeva al via soprattutto corridori di seconda schiera, ma ha offerto risultati interessanti a cominciare dalla netta vittoria dello spagnolo Jesus Herrada, vincitore di due tappe e primo in classifica con 25” sull’olandese Maurits Lammertink (Roompot Charles) e 36” sul bravissimo Andrea Pasqualon (Wanty Gobert Cycling Team), corridore che avendo corso molto all’estero non ha mai avuto grande pubblico in Italia pur collezionando spesso importanti prestazioni e che vedremo al Tour. Da notare la superiorità dello spagnolo della Cofidis in salita, mostrando una condizione che potrebbe anche metterlo in risalto alla Grande Boucle, in una squadra che non ha una punta per la generale e quindi può lasciargli spazio.

L’attenzione italiana era incentrata sul Gran Premio di Lugano, una delle classiche del calendario elvetico che ha visto al via anche Vincenzo Nibali, reduce dal Giro, che ha mostrato di avere ancora un’ottima gamba. Nel circuito ticinese lo Squalo si è ritrovato in fuga nella parte finale insieme al compagno di colori sloveno Matej Mohoric, alla coppia dell’Uae Team Emirates con Diego Ulissi e il russo Alexandre Ryabushenko, Giovanni Carboni (Bardiani CSF) e lo svizzero Patrick Schelling (Team Vorarlberg). Nibali si è subito messo all’opera per favorire Mohoric, che sarò suo luogotenente di punta insieme a Caruso al Tour, ma il suo lavoro è stato inutile contro la Uae, in volata la vittoria ha infatti premiato Ulissi (al centro in volata nella foto della homepage), tornato così a un successo dopo un Giro d’Italia nel complesso sufficiente anche se era mancato lo spunto decisivo. Una vittoria quella di Ulissi di buon auspicio per un’estate dove, mancando al Tour, può raccogliere risultati nelle tante classiche tra Europa e America. A far sorridere i dirigenti del team arabo anche il ritorno su strada di Fabio Aru dopo l’operazione, con un 22° posto molto incoraggiante per il sardo che ha già posto la Vuelta come suo obiettivo principale.

Un cenno particolare lo merita l’Hammer Limburg, prova a tappe di tre giorni completamente a squadre dove manco a dirlo ha prevalso la Deceuninck QuickStep guidata da un effervescente Remco Evenepoel (in azione sotto nella foto), il campione del mondo junior che continua a prendere le misure del mondo dei “grandi”. Nella formazione vincitrice anche un italiano, Davide Martinelli, alle spalle della Deceuninck sono giunte la Jumbo Visma e la Bora Hansgrohe.
Credito foto: getty_images
Credito foto homepage: Ti_Press
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