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LECHNER D'ARGENTO NEL FESTIVAL OLANDESE
di Gabriele Gentili
Il Campionato Europeo di Silvelle riporta ai vertici internazionali della specialità Eva Lechner: l’altoatesina, smentendo la sua storica riottosità per le prove titolate che tante volte hanno respinto le sue ambizioni, torna a casa con un prezioso argento, soprattutto per il modo com’è stato conseguito. L’evoluzione della corsa padovana ha confermato gli esiti delle ultime prove internazionali dimostrando che in questo momento la 22enne olandese Yara Kastelijn, vero nome nuovo del panorama sui prati, ha una marcia in più. E’ stata lei a scremare il gruppo nella prima parte con la Lechner che è stata l’ultima ad arrendersi alla sua irresistibile progressione. Andando contro le sue caratteristiche, l’altoatesina ha dimostrato però di avere quella tenuta che tante volte le ha fatto difetto, tanto da siglare nel penultimo giro il miglior parziale rintuzzando il tentativo di ritorno della campionessa uscente, l’altra olandese Annemarie Worst. Nell’ultima tornata le velocità delle tre protagoniste erano pressoché identiche e la Kastelijn è andata a conquistare un meritato titolo europeo con 12” sulla Lechner, capace d’infiammare il folto pubblico presente lanciando un chiaro messaggio anche in ottica convocazione olimpica in Mtb (dove l’Italia avrà un solo posto a disposizione). Terza la Worst a 25” mentre solo sesta è la belga Sanne Cant, la campionessa mondiale che però ha per sua natura una partenza stagionale lenta, incentrata sul Mondiale di inizio febbraio e raramente emerge in questo periodo dell’anno. Buono il 7° posto della Arzuffi soprattutto a causa dei problemi riscontrati in partenza, che di fatto l’hanno subito estromessa dalla lotta per la vittoria, ma è anche vero che queste difficoltà in avvio sono per lei una costante che va risolta per ambire davvero a risultati di prestigio.
 
La gara Elite maschile è vissuta sull’annunciata resa dei conti fra il campione uscente e iridato, olandese vincitutto Mathieu Van Der Poel e l’astro nascente del ciclocross belga Eli Iserbyt. Una sfida senza esclusione di colpi con VDP che ha messo subito in pratica la sua tattica preferita, ossia partire forte lasciando subito la compagnia, ma Iserbyt dando fondo alle sue energie non si è staccato, salvo nel finale quando ormai non ne aveva più finendo a 3”, un distacco che nell’economia generale dimostra come le sue ambizioni non fossero per nulla infondate, considerando i suoi margini di progresso. Bronzo al costante belga Laurens Sweeck, a 20” in un panorama dove forte si sente l’assenza di Wout Van Aert, l’ex iridato ancora ai box per i postumi della caduta al Tour de France.
 
Nel complesso la riuscitissima kermesse continentale padovana ha confermato come le scuole di Belgio e Olanda abbiano ancora una predominanza schiacciante sul resto d’Europa, dividendosi il primato nei due sessi, anche se gli arancioni con van Der Poel hanno ormai la supremazia anche in ambito assoluto maschile. Per l’Italia qualche timido segnale a livello giovanile che si accompagna all’acuto della Lechner, la scuola italiana sopravvive anche se per trovare degni eredi di campioni come Daniele Pontoni e Luca Bramati ci sarà ancora da attendere a lungo.
 
I PODI DEI CAMPIONATI EUROPEI
Uomini
Elite: 1 Mathieu Van Der Poel (NED) 58’22”, 2 Eli Iserbyt (BEL) a 3”, 3 Laurens Sweeck (BEL) a 20”. Italiani: 21 Nicolas Samparisi a 5’57”, 24 Cristian Cominelli a 6’41”, 26 Stefano Capponi a 1 giro
 
U23: 1 Mickael Crispin (FRA) 46’47”, 2 Timo Kielich (BEL) a 8”, 3 Antoine Benoist (FRA) a 9”. Italiani: 21 Federico Ceolin a 3’09”, 22 Filippo Fontana a 3’28”, 25 Antonio Folcarelli a 3’47”, 29 Luca Cibrario a 5’00”, 35 Luca Pescarmona a 6’33”, 36 Emanuele Huez a 7’15”, 40 Tommaso Bergagna a 8’24”
 
Junior: 1 Thibau Hys (BEL) 41’10”, 2 Jente Michels (BEL) a 9”, 3 Dario Lillo (SUI) a 1’10”. Italiani: 6 Davide De Pretto a 2’01”, 15 Lorenzo Masciarelli a 3’04”, 34 Daniel Cassol a 6’34”, 37 Kevin Pezzo Rosola a 6’55”, 45 Filippo Agostinacchio a 8’16”, 47 Cristian Calligaro a 8’35”, 50 Manuel Capra a 9’21, 53 Bryan Olivo a 10’52”
 
Donne
Elite: 1 Yara Kastelijn (NED) 41’05”, 2 Eva Lechner (ITA) a 12”, 3 Annemarie Worst (NED) a 26”. Altre italiane: 7 Alice Maria Arzuffi a 1’23”, 16 Rebecca Gariboldi a 3’39”, 20 Anna Oberparleitner a 4’47”, 21 Alessia Bulleri a 5’14”, 22 Silvia Persico a 5’55”
 
U23: 1 Ceylin Del Carmen Alvarado (NED) 46’23”, 2 Anna Kay (GBR) a 12”, 3 Marlon Norbert Riberolle (FRA) a 1’02”. Italiane: 6 Francesca Baroni a 3’54”, 7 Gaia Realini a 4’02”, 15 Nicole Fede a 7’26”, 20 Asia Zontone a 10’50”, 22 Matilde Bolzan a 1 giro, 25 Francesca Selva a 2 giri, rit. Sara Casasola e Alessandra Grillo
 
Junior: 1 Puck Pieterse (NED) 37’34”, 2 Olivia Onesti (FRA) a 28”, 3 Shirin Van Anrooij (NED) a 44”. Italiane: 12 Alice Papo a 4’43”, 13 Giada Borghesi a 4’43”, 18 Carlotta Borello a 6’03”, 19 Letizia Brufani a 6’14”, 20 Lucia Bramati a 6’37”, 22 Nicole Pesse a 7’31”, 25 Elisa Rumac a 8’08”, 32 Sara Fiorin a 11’47”
Credito foto homepage: Federciclismo.it
Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7