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QUANTE STELLE NEI TEAM PROFESSIONAL
di CicloZeman
Non solo World Tour, le ultime settimane di ciclomercato e le prime prove su strada hanno messo in mostra una grande effervescenza anche nel mondo delle squadre Professional, lo scalino immediatamente sotto l’eccellenza del ciclismo professionistico. Durante l’inverno abbiamo registrato qualche passaggio indietro da parte di nomi accreditati, uno per tutti l’olandese Niki Terpstra, grande protagonista lo scorso anno alle Classiche del Nord che pur di evadere dalla strenua concorrenza interna alla Quick Step ha scelto di puntare sulla Direct Energie con obiettivo sempre la Campagna del Nord.

Una decisa impronta all’impostazione di alcune squadre è venuta anche dagli inviti da parte degli organizzatori delle prove del World Tour. Al Giro d’Italia, ad esempio, sono state invitate 4 formazioni, innanzitutto l’Androni Giocattoli, squadra che con i fratelli Frapporti, Cattaneo e i nuovi acquisti Busato e Munoz ha uomini adattissimi a movimentare le prime fasi delle varie tappe e magari puntare anche a qualcosa in più. La Bardiani Csc ha perso il suo capitano Giulio Ciccone, approdato alla Trek Segafredo per cercare gloria in classifica, ma la formazione tutta italiana continua a credere nel giovane Vincenzo Albanese, che dopo un 2017 folgorante ha un po’ segnato il passo, ma attenzione anche al neopro Luca Covili, che potrebbe anche dare nuova linfa all’asfittico movimento italiano per le corse a tappe. Terza squadra italiana invitata la Nippo Vini Fantini Faizané (sotto nella foto), profondamente rinnovata con l’arrivo in particolare di Moreno Moser dall’Astana, il “nipote d’arte” alla ricerca di un rilancio in una squadra costruita apposta per dargli qualche opportunità, magari per un successo di tappa pienamente nelle sue corde. Tanti movimenti per l’Israel Cycling Academy, squadra che ha portato nelle sue file ben 10 nuovi nomi, tra cui spiccano quelli di Davide Cimolai e Riccardo Minali, scesi di categoria proprio per trovare maggiori opportunità rispetto a un mero gregariato. Stesso obiettivo per corridori di valore come il francese Rudy Barbier e il belga Tom Van Asbroeck.
Al Tour de France sono state per ora ufficializzate solo due wild card, ma si tratta di due squadre che potrebbero benissimo far parte della categoria maggiore. Il Wanty-Groupe Gobert ha inserito 4 nomi in un’intelaiatura collaudata, fatta di molti corridori che hanno il coraggio come comune denominatore e speriamo fortemente che per la Grande Boucle venga selezionato anche Andrea Pasqualon, corridore del quale si è parlato poco ma che ha messo in mostra ottime qualità. L’altro team è la Cofidis (nella foto della homepage), un marchio storico del ciclismo francese che andrà al Tour con molte ambizioni, innanzitutto grazie alle volate di Nacer Bouhanni e poi a Jesus Herrada e al nuovo acquisto Darwin Atapuma, gente che in salita può fare la differenza. Punta all’invito per la corsa più grande del mondo anche la Delko Marseille Provence, dopo sono approdati il lituano Ramunas Navardauskas e soprattutto l’azzurro Alessandro Fedeli, sul quale sono riposte molte speranze, ma attenzione anche al francese Julien El Fares, del quale si dice un gran bene. Un invito è atteso anche dall’Arkea Samsic, la formazione dell’ex maglia a pois Warren Barguil, nella quale è approdato anche l’anziano velocista tedesco André Greipel, corridore che ha ancora diverse cartucce da sparare.

Da vedere il rendimento delle formazioni spagnole, che puntano alla Vuelta ma che sulla carta sembrano più deboli rispetto allo scorso anno, ad esempio l’Euskadi che ha perso il talentuoso Eduard Prades, vincitore dell’ultimo Giro di Turchia, andato alla più forte Movistar seguendo un percorso che dovrebbe far riflettere sull’importanza di avere un team nazionale nel World Tour come summa del movimento interno. A Benat Intxausti, prelevato dal Team Sky, il compito di sostituirlo senza colpo ferire. La Caja Rural-Seguros RGA diventa sempre più una squadra cosmopolita dove arriva il portoghese Domingos Gonçalves, che nel 2018 si è presentato come un grande specialista delle cronometro, oltre all’italiano Matteo Maluscelli. 
Credito foto: www.nippovinifantini.com
Credito foto homepage: www.facebook.com/TeamCofidis
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