Non siamo perfettamente aggiornati ma pare che stavolta qualcosa succederà davvero al Codice della Strada relativamente al capitolo "biciclette". E' vero, siamo un utente debole, talvolta anche un pò suonato, di certo non ci vediamo con lampadine natalizie fronte /retro o giubbotti da ANAS in prossimità del tramonto con campanelli vari. Però dobbiamo anche capire che la strada non è più la stessa di venti anni fa. Ci sono molte più auto, ci sono molte più buche che rendono difficile marciare a destra, ci sono molte più ciclabili che, dovrebbero saperlo tutti, se esistono VANNO PERCORSE, anche se siamo in bagarre nel nostro giro domenicale con gli altri "ras del quartiere". Perché è corretto che una ciclabile costata tanti euro per togliere dalla carreggiata biciclette sia da queste utilizzata senza interferire con il traffico, a patto che siano ciclabili e non piste da MTB con radici, paletti, parcheggi abusivi e quant'altro salta in mente. Di sicuro si abbasserà la media che condividiamo sui social ma magari evitiamo una foto dalla sala gessi. A proposito di condivisioni, magari in ritardo, ne abbiamo imparata un’altra: il KOM in discesa. Di sicuro tutti sappiamo che ogni rampa di scale o dosso con più di due metri di dislivello è tabellato e certificato da un King of Mountain (KOM).  Personalmente non sapevo che ora questa moda si è estesa anche alle discese (King of 118...). Infatti si contano già diverse sbriciolature da parte di novelli Alberto Tomba che slalomizzano tra le curve e a volte le raddrizzano. Fermo restando che è tutto lecito quello che non procura pericolo a noi e agli altri (per cui ben venga il KOM tradizionale, e anche quello maramaldo a motore elettrico) ma il KOM all'ingiù è quanto di più folle si possa pensare; crediamo che questa categoria di discesisti avrà percentuali di invecchiamento pari a quelle degli alpinisti estremi, magari però si intitolerà loro qualche curva o qualche albero.