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A LAIGUEGLIA UNO SGUARDO SUI GIOVANI
di Gabriele Gentili
Pur non essendo inserito in alcun circuito, il Trofeo Laigueglia Mtb Classic resta un caposaldo del cross country italiano, capace da solo di impreziosire un palmares. Così anche l’edizione di quest’anno ha avuto un grande riscontro d’immagine, grazie anche alla presenza degli azzurri: la prova ligure era infatti stata identificata dal Ct Mirko Celestino come culmine del primo stage azzurro in vista dei principali impegni della nuova stagione. La gara finale, quella Open, è stata appassionante, con Nadir Colledani davanti per gran parte prima di essere sorpassato da Nicholas Pettinà all’ultimo giro. Alla fine 25” è stato il vantaggio del vicentino, tornato in grande spolvero all’XC, seguire i fratelli Braidot con Daniele a 28” e Luca a 1’04”, quinto Simone a 1’40”. Nella prova femminile conferma dell’ottimo stato di forma di Greta Seiwald (nella foto della homepage) che in 54’09” ha staccato di 28” Marika Tovo, apparsa in progresso di condizione e di 52” Giorgia Marchet. Tutti gli atleti sopra citati hanno gareggiato indossando la maglia della nazionale italiana.
Il giorno dopo spazio alle categorie giovanili per la prima tappa della Coppa Italia. Un evento particolarmente atteso perché il primo atto stagionale dopo il cambio di categorie per tutti i ragazzi. Il primo dato che emerge dalla gara ligure è la grande partecipazione, seguendo un trend ormai consolidato che conferma la mountain bike come un settore traino per il ciclismo nazionale. Se fra i tantissimi ragazzi si annidano campioni è presto per dirlo, anche perché storicamente la Mtb italiana soffre i passaggi di categoria e le tante promesse che arrivano dalle prove giovanili non sempre si tramutano in risultati a livello assoluto. E’ comunque un fatto che, fra 8 categorie giovanili, abbiano vinto 6 squadre diverse, con la sola formazione 1 della Valle d’Aosta capace di portare a casa una tripletta. E proprio dalla gara delle Allieve 2° anno, con Giulia Challancin prima, sono arrivate le segnalazioni più incoraggianti in quanto anche la figlia d’arte Lucia Bramati, seconda a 1’04” e Noemi Plankensteiner, terza a 1’28” sembrano avere tutte le caratteristiche per emergere anche a livello internazionale. La prova dei pari età, dal canto suo, ha testimoniato come il baricentro dell’attività si sia spostato dall’Alto Adige più a Nord-Ovest, con Valle d’Aosta e Piemonte che continuano a proporre nuovi nomi sempre molto validi, come Filippo Agostinacchio, Yannick Parisi e Gioele Solenne.

A livello junior la situazione è più fluida. Anche per questa categoria era previsto lo stage della nazionale e il podio si è tutto colorato d’azzurro, con Andreas Emanuele Vittone primo con 1’08” su Emanuele Huez e 1’25” su Andrea Colombo. Celestino aveva per loro un occhio di riguardo, pensando soprattutto alla costruzione della staffetta azzurra per i grandi eventi titolati. Fra le ragazze vittoria per Nicole Pesse con 20” sull’altoatesina Julia Maria Graf e proprio in questa categoria saranno molto importanti le uscite dell’Uci Junior Series in Europa, per capire il loro livello allargando i confini, loro come delle due Letizie, Marzani e Motalli protagoniste nella prima degli Internazionali d’Italia.
Credito foto: www.federciclismo.it
Credito foto homepage: Santa_Cruz_mtb_pro
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