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STRADE BIANCHE, DEBACLE AZZURRA
di CicloZeman
La Milano-Sanremo si avvicina a grandi passi e gli specialisti delle classiche hanno ormai nel mirino l’appuntamento con la Classicissima, ma il weekend appena trascorso proponeva quello che a tutti gli effetti è il vero antipasto della stagione delle classiche, la Strade Bianche che, dopo essere entrata a far parte del World Tour, molti vorrebbero inserire come sesta prova Monumento. La gara toscana, vero ritorno al passato con i suoi molteplici tratti in sterrato che ogni anno fanno una grande selezione, ha segnato una pesante sconfitta per il ciclismo italiano: mai protagonisti, i corridori nostrani sono rimasti esclusi dalla Top 10 dimostrando che, quando il suo condottiero Nibali non è in condizione (e visti gli obiettivi dello Squalo dilazionati nel tempo, è giusto che sia così) non ci sono valide alternative. Ci saremmo aspettati Gianni Moscon nel vivo della corsa, il Team Sky faceva affidamento su di lui, ma la gara lo ha clamorosamente respinto. Il risultato finale non può passare inosservato, è un dato sul quale riflettere e che pone pesanti interrogativi sul futuro della stagione nelle corse in linea, soprattutto alle porte di una Campagna del Nord dalla quale ci si aspetta molto dopo anni di vacche magre.

La corsa senese ha incoronato colui che in questo momento è, nelle classiche d’un giorno, il corridore più affidabile almeno per certi tipi di percorso: Julian Alaphilippe (nella foto della homepage) partiva favorito alla vigilia e ha onorato al meglio il pronostico, grazie a una squadra, la Deceuninck QuickStep che ha confermato una volta di più di essere padrona assoluta in questo tipo di eventi. Il team ha controllato la gara in ogni momento trovando nell’esperto slovacco Zdenek Stybar un perfetto regista in corsa, che al momento giusto ha lanciato il francese, mai impensierito dalla compagnia del danese Fuglsang (tornato comunque ai livelli di qualche anno fa). La vittoria a Siena candida Alaphilippe come uno dei favoriti per il traguardo della Sanremo, se saprà sfruttare appieno il Poggio, ma siamo propensi ad andare anche più in là nel tempo: in questo momento il transalpino è il principale candidato alla medaglia d’oro olimpica, viste le sue caratteristiche e quelle del tracciato di Tokyo 2020 e su questo il Ct Davide Cassani è chiamato a ragionare sin da subito per trovare le giuste contromosse.

Il weekend appena trascorso aveva il suo epicentro in Italia: il giorno dopo la Strade Bianche appuntamento a Larciano per il Trofeo Industria e Artigianato, prova Hors Categorie nella quale si sono messi in mostra molti italiani delle squadre Continental. Alla fine la prova si è risolta in un testa a testa fra lo smaliziato tedesco Maximilian Schachmann della Bora Hansgrohe e Mattia Cattaneo, punta dell’Androni Giocattoli che ha condotto la gara in maniera egregia. Lo sprint finale ha premiato il teutonico, ma Cattaneo e il suo team escono dalla corsa toscana con ottime prospettive per il prosieguo della stagione.
 
Ora spazio alle prove introduttive alla Milano-Sanremo, la Parigi-Nizza che ha già preso il via con un doppio successo di Groenewegen (all'arrivo sotto nella foto) la Tirreno-Adriatico, gare a tappe chiamate tradizionalmente a chiarire i rapporti di forza in prospettiva Classicissima. Staremo a vedere chi uscirà meglio dalle due corse a tappe, sperando in squarci d’azzurro un po’ meno diradati.
Credito foto: bettini_photo_per_bianchi_vitesseonline.it
Credito foto homepage: cyclingnews.com
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