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LA PRIMA CORSA A TAPPE FATTA DI VOLATE
di CicloZeman
L’edizione 2019 del Tour of Chongming Island, disputato nella seconda parte della scorsa settimana, pur non presentando al via le stelle del ciclismo femminile, ha comunque offerto alcuni interessanti spunti di discussione. La gara cinese, articolata su tre tappe fotocopia nel senso che erano tutte strutturate in modo da concludersi con una volata generale, era la prima corsa a tappe della stagione e qui il calendario del World Tour, del quale faceva parte, presenta una grave crepa nella sua struttura, dando troppo spazio alle classiche in linea a scapito delle prove su più giorni, come se le ragazze non fossero in grado di affrontarle.

La ragione più probabile è in una visione di marketing che ancora non riesce a inquadrare nel dovuto modo il ciclismo femminile. Non si spiegherebbe altrimenti perché, ad esempio, il Tour de France invece di riesumare (come si richiede da più parti) l’identica prova femminile si limiti ad allestire una classica in linea su uno dei percorsi di tappa dei maschi, cosa che anche la Vuelta fa. Il risultato è che il calendario del World Tour offre una sola vera prova a tappe, il Giro d’Italia donne (e per fortuna che l’Italia è tornata ad allestirlo…) limitandosi per il resto a gare brevi. Questo sta pesando anche nell’evoluzione tecnica del ciclismo femminile, troppo specializzato su atlete che danno tutto in una giornata, mentre vediamo bene come in campo maschile ci sia una specializzazione maggiore, con magari atleti che per la primavera si fanno vedere solo saltuariamente ed emergono nei grandi giri. Per questo quando troviamo campioni che emergono sia nelle prove in linea che a tappe, possiamo parlare di fuoriclasse.

In molti casi manca anche una certa fantasia nel costruire le corse a tappe: quella cinese è stata davvero singolare, tre frazioni identiche l’una all’altra che alla fine hanno avuto esiti pressoché uguali. La corsa è stata dominata dall’olandese Lorena Wiebes (all'arrivo sotto nella foto), sicuramente un’atleta di spicco, quest’anno seconda a La Panne e a Wevelgem, ma considerata una buona velocista e poco di più. L’olandese ha sfruttato al meglio una squadra, la Valkenburg Parkhotel, dimostratasi nettamente la più forte e votata al suo servizio, a consentirle di arrivare a giocarsi la vittoria in volata. In questo modo la Wiebes ha chiuso con 22” di vantaggio, tutti frutto di abbuoni, sulla sorpresa thailandese Jutatip Maneephan, terza è giunta la belga Lotte Kopecky, staccata di 27”.
Anche le principali italiane hanno disertato l’appuntamento cinese e per alcune è stata una scelta giusta, soprattutto per coloro che hanno finora abbinato l’attività su strada a quella su pista. L’occasione orientale ha però messo in evidenza Marta Tagliaferro, che alla fine ha colto un bellissimo sesto posto finale a 37” dalla vincitrice, emergendo sempre nelle volate finali, pur dovendo condividere le redini della squadra con la britannica Lucy Garner, alla fine quinta. Prossimo appuntamento del massimo circuito mondiale il Giro di California da venerdì a domenica, ancora su tre tappe.
Credito foto: cyclingnews.com
Credito foto homepage: TDW_cyclingnews.com
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