E’ tradizione ormai che la stagione delle ruote grasse si concluda ufficialmente con la Roc Azur. Nelle prossime settimane qualche gara di buon livello ci sarà ancora in Italia e all’estero, ma molti dei big sono avvezzi a chiudere la loro annata e prendersi un po’ di riposo solo dopo l’appuntamento di Frejus, sulla Costa Azzurra, dove per una settimana, fra gare e villaggio espositivo, si vive a strettissimo contatto con la Mtb, gettando anche le basi per la nuova stagione.
La Granfondo della domenica è l’atto conclusivo, una sorta di sfida fra specialisti del cross country e delle Marathon su un percorso neutro, 51,4 km senza grandi asperità, tanto è vero che la selezione è sempre molto relativa e le difficoltà sono date soprattutto dal grandissimo numero di partecipanti e da alcuni restringimenti del percorso, ma anche da tratti come quello del Col du Bougnon, con un tifo da stadio che ti entra nelle orecchie come solo a Giro e Tour accade. L’edizione di quest’anno ha visto emergere dall’ultima curva tre atleti, con il campione di Francia Victor Koretzky leggermente attardato e impossibilitato a reggere il confronto con il connazionale Jordan Sarrou e l’estone Peeter Pruus, alla fine con un colpo di reni è stato il padrone di casa a vincere sul portacolori della Torpado Sudtirol, tempo finale 2h07’14”. Per Sarrou è la terza vittoria nella classicissima dopo quelle del 2014 e 2016. Buonissima prova per il campione d’Italia marathon Samuele Porro (Trek Selle San Marco) sesto a 47” mentre nella Top 10 è entrato anche il suo compagno di squadra Michele Casagrande, a 3’09”. Fra le donne successo per Margot Moschetti in 1h55’10”, anche qui in uno sprint a 3 davanti alla lituana della Torpado Sudtirol Katazina Sosna e alla connazionale Lena Gerault. Tre questa volta le italiane nelle prime 10: settima Gaia Ravaioli (KTM Alchemist) a 8’25”, nona Costanza Fasolis (Giant-Liv Polimedical) a 9’34” e decima Simna Cè (MTB Pertica Bassa) a 13’13”.
Due giorni prima molti dei protagonisti si erano già sfidati alla Roc Marathon, tappa tra le più prestigiose dell’Uci Marathon Series. La distanza è ben più importante, 84 km per un dislivello di 2.300 metri, ma le caratteristiche tecniche della prova non sono poi così diverse, tanto è vero che anche nella gara più lunga della settimana è difficile fare selezione e l’edizione di quest’anno si è risolta con una volata a 6, cosa piuttosto inusuale per una simile prova. Lo sprint finale ha incoronato l’austriaco della Centurion Daniel Geismayr in 3h46’20” davanti all’olandese Hans Becking (DMT Racing) e al già citato Pruus. A seguire il russo della Cicli Taddei Alexey Medvedev e la coppia colombiana della Giant-Liv Polimedical con l’iridato Leonardo Paez e Diego Arias Cuervo. Settimo il primo italiano, Tony Longo (Wilier 7C Force) insieme ai due compagni di squadra Ole Hem (NOR) e Johnny Cattaneo, che nella settimana si è dilettato a prendere parte anche alla Roc Gravel. Fra le donne prima piazza per la Sosna in 4h42’14” seguita dalla slovena Blaza Pintaric e dalla Moschetti, con la Fasolis ottima quarta a 17’32”.