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CAMPAGNA ACQUISTI DEBOLE PER L'ASTANA
di CicloZeman
Il 2019 è stato un anno decisamente proficuo per l’Astana, che ha portato a casa ben 37 vittorie posizionandosi al quinto posto nel ranking Uci. Ci si sarebbe aspettati un rafforzamento ulteriore della squadra kazaka, invece così non è stato: a ben guardare, il telaio della formazione sembra un po’ indebolito rispetto alla stagione appena trascorsa, anche se i big sono tutti rimasti.

Nei propositi del team manager Vinokourov e dei dirigenti del team, l’Astana deve essere uno di quei sodalizi capaci di emergere in ogni situazione e nel 2019 è stato così, per merito soprattutto di Jakob Fuglsang protagonista assoluto delle classiche di primavera, di Alexey Lutsenko emerso quale uno dei migliori interpreti delle prove a tappe medio-brevi e anche di Miguel Angel Lopez, frenato più dalla sfortuna che da suoi effettivi demeriti nei grandi Giri. Proprio nelle grandi corse a tappe però l’Astana ha mostrato di non avere un gruppo sufficientemente attrezzato, facendo così emergere le carenze dei suoi uomini di punta. Si pensava a un rafforzamento, invece sono arrivate le partenze di pezzi importanti come Pello Bilbao, Magnus Cort e gli azzurri Davide Ballerini, Dario Cataldo e Davide Villella.

Gli arrivi di Fabio Felline e Davide Martinelli, più qualche altro corridore tutto da testare non possono bastare a compensare un tasso tecnico che sembra leggermente calato. A ciò va unito il fatto che saremo nell’anno olimpico che cambierà la preparazione di molti, in primis Fuglsang che all’oro di Tokyo ci pensa da tempo. Il danese ha messo ormai da parte le sue ambizioni di corridore da corse a tappe e si concentrerà sulle classiche, mentre Vinokourov si aspetta un’ulteriore maturazione di Lutsenko, che se riesce a migliorare la sua resistenza può diventare un ottimo interprete per Tour e Vuelta. Sempre che la squadra riesca a fare il suo dovere.

Per Lopez il discorso è a parte: il 2020 deve essere il suo anno. Il colombiano vanta podi a Giro e Tour, spesso ha dimostrato di saper volare in salita, ma è arrivato il momento di mettere a frutto il suo talento, senza accusare quelle battute a vuoto che lo hanno spesso penalizzato. Le cronometro sono il suo tallone d’Achille, ma con la giusta condizione può limitare i danni e poi fare la differenza in salita. Fondamentale sarà il suo cammino di avvicinamento, mettendo da parte km e condizione per il grande exploit, ormai non più differibile.
Credito foto: astanaproteam.kz
Credito foto homepage: astanaproteam.kz
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